Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02530
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Atto n. 3-02530
Pubblicato il 19 maggio 2021, nella seduta n. 328
PERGREFFI , CAMPARI , CORTI , RUFA , RIPAMONTI , BRUZZONE - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. -
Premesso che:
nell'aprile 2020 sono state emanate le linee guida del Consiglio superiore dei lavori pubblici in materia di sorveglianza di ponti e viadotti, che costituiscono il riferimento per l'adozione, da parte di ANAS e dei concessionari autostradali, delle azioni da porre in essere in ordine all'approfondimento e alla frequenza delle ispezioni, alla programmazione temporale degli interventi, nonché agli eventuali provvedimenti di limitazione del traffico;
i ritardi burocratici incidono notevolmente sulla programmazione e sull'esecuzione degli interventi di manutenzione obbligatoria a cui devono essere sottoposti i viadotti in base ai parametri stabiliti dalle linee guida;
le ispezioni da parte del personale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili possono determinare la chiusura immediata di intere tratte autostradali che presentano delle criticità a causa dei ritardi nella manutenzione;
un meccanismo siffatto può creare delle vere e proprie distorsioni, con l'adozione improvvisa di provvedimenti di limitazione del traffico in seguito a sopralluoghi da parte del personale del Ministero e di ASPI, creando disagio per tutti gli operatori, cittadini e imprese;
tale situazione si è verificata, ad esempio, lo scorso 11 maggio quando è stata disposta la chiusura immediata al transito dei mezzi con massa superiore alle 3,5 tonnellate nel viadotto valle Ragone sulla autostrada A12, tra i caselli di Lavagna e Sestri Levante in entrambe le direzioni;
tale chiusura è stata disposta in seguito ad ispezioni, avvenute all'alba, da parte del personale del Ministero;
i sindaci dell'area avevano più volte segnalato ad Autostrade per l'Italia la necessità di un controllo dell'area relativa al viadotto di valle Ragone, da ultimo nel febbraio 2021, a queste sollecitazioni la società ha risposto ribadendo l'effettuazione delle verifiche trimestrali d'ordinanza;
a tre anni dalla tragedia del ponte Morandi non esiste ancora un piano che garantisca la compatibilità tra gli interventi di messa in sicurezza delle opere e le esigenze di imprese e cittadini;
queste misure di blocco improvviso penalizzano soprattutto i trasporti cosiddetti eccezionali, creando gravissimi danni economici a tutti gli operatori del settore;
tale situazione rischia di sfavorire anche tutti i cittadini e le imprese che usufruiscono del trasporto su gomma, causando code e rallentamenti dovuti allo spostamento obbligato dei mezzi pesanti sulla viabilità ordinaria,
si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per modificare questo meccanismo distorsivo di chiusure improvvise di autostrade importanti, chiarendo anche il criterio in base al quale sono scelte le arterie oggetto di ispezione, al fine di garantire una compatibilità tra gli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture e l'esercizio di tutte le attività economiche, compresa quella dei trasporti eccezionali.