Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08170

Atto n. 4-08170

Pubblicato il 17 febbraio 2005
Seduta n. 742

MALABARBA, SODANO TOMMASO, DE PETRIS, DE ZULUETA, FALOMI, PETERLINI, RIPAMONTI, TOGNI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della difesa. -

Premesso che:

Hans Kristensen, specialista del Natural Resources Defense Council, ha anticipato sui quotidiani del 10 febbraio 2005 un rapporto sulle armi atomiche in Europa. L'autore dello studio, che verrà pubblicato tra qualche giorno, rivela che nelle basi americane in Europa ci sono ben 481 bombe nucleari dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano (Pordenone) e altre 40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono tutte del tipo indicato dal Pentagono come bombe tattiche B 61 in tre versioni, la cui potenza va da 45 a 170 kiloton (una potenza equivalente a 170 mila tonnellate di tritolo, 13 volte maggiore di quella della bomba di Hiroshima);

la presenza di armi nucleari statunitensi in Europa è regolata da una serie di accordi segreti che i governi europei non hanno mai sottoposto ai rispettivi parlamenti. Quello che regola le armi nucleari USA in Italia è lo "Stone Ax" che dà agli USA la possibilità di schierare armi nucleari sul territorio italiano e stabilisce il principio della "doppia chiave", ossia prevede che una parte di queste armi possa essere usata dalle forze armate italiane una volta che gli USA ne abbiano deciso l'impiego. A tal fine, sostiene il rapporto, piloti italiani vengono addestrati all'uso delle bombe nucleari nei poligoni di Capo Frasca (Oristano) e Maniago II (Pordenone);

se le notizie contenute nel rapporto del Natural Resources Defense Council rispondesseo al vero l'Italia, che fa parte con gli USA del "Gruppo di pianificazione nucleare" della NATO, violerebbe il trattato di non proliferazione delle armi nucleari che, all'articolo 2, stabilisce: "Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente";

sul territorio italiano vi sarebbero, dunque, 90 ordigni nucleari cui si aggiungono quelli della sesta flotta, soprattutto le testate dei missili a bordo dei sottomarini d'attacco con base a La Maddalena;

l'autore dello studio, Hans Kristensen, sostiene che "le ragioni di un arsenale nucleare così grande in Europa sono nebulose e la stessa Nato non ha una strategia chiara. Le atomiche continuano a svolgere il tradizionale ruolo dissuasivo nei confronti della Russia, e in parte servono per eventuali obiettivi in Medio Oriente, come l'Iran. Un'altra ragione è di tipo politico-istituzionale. Per l'Italia è importante continuare a fare parte degli organi di pianificazione nucleare della NATO per non essere isolata in Europa";

il governo americano ha ribadito più volte di non escludere l'opzione nucleare per rispondere ad attacchi con armi biologiche o chimiche. E' stata abbandonata la strategia della distruzione reciproca assicurata, che prevedeva armi nucleari sempre più potenti con uno scopo esclusivamente dissuasivo. Ora gli Stati Uniti vogliono produrre bombe atomiche tattiche di potenza limitata, e non escludono di servirsene contro i paesi che considerano terroristi. Almeno due di questi paesi, Siria e Iran, si trovano nel raggio dei bombardieri in Italia;

il 2 febbraio 2005 il Senato ha approvato la ratifica e l'esecuzione del Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, compresa quella del nucleare, che stabilisce, per le attività derivanti dall'accordo, la massima segretezza,

si chiede di sapere:

se il contenuto di questa notizia, che l'interrogante considera un’assoluta violazione del trattato di non proliferazione e di cui il Parlamento è stato lasciato nella più completa ignoranza, corrisponda a verità, e, in caso affermativo, se non si reputi necessaria un’illustrazione parlamentare in merito e come si intenda giustificare una presenza tanto inquietante di testate nucleari;

se il Governo abbia ricevuto dalle autorità USA o NATO informazioni esaurienti sulla quantità e qualità delle testate nucleari presenti sul territorio italiano e se sia informato, in particolare, sull'attuazione delle misure di sicurezza relative ai depositi di armamenti, con particolare riferimento alle bombe nucleari.