Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01881
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Atto n. 3-01881
Pubblicato il 16 dicembre 2004
Seduta n. 715
VITALI, ZANCAN, BRUNALE, MARINO. - Al Ministro della difesa. -
Premesso che:
la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti nella seduta del 15.12.04 ha deliberato all'unanimità di trasmettere al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma 273 fascicoli impropriamente trattenuti fin dal giugno 1994 presso la Procura generale militare a Palazzo Cesi in Roma;
la mancata trasmissione di tali fascicoli alle Procure militari territorialmente competenti, della quale non è stata fornita alcuna giustificazione plausibile nelle audizioni svolte dalla Commissione, ha impedito per dieci anni che si svolgessero le indagini su 135 casi di omicidio aggravato di oltre 260 vittime;
su 202 di questi fascicoli, aventi ad oggetto casi attribuiti a militari della Guardia Nazionale Repubblicana, "camice nere" e appartenenti italiani alle SS, è stata svolta una ricerca al di fuori di ogni regola giuridica che ha portato ad acquisire nuovi elementi utili alle indagini che non sono stati segnalati, come era doveroso, all'autorità giudiziaria competente;
la Commissione ha avuto grande difficoltà a chiarire il prolungato occultamento di questi incartamenti, risultando così ostacolata nello svolgimento delle proprie funzioni;
i fatti sopra descitti riguardano il comportamento del dott. Giuseppe Scandurra, Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, del dott. Vindicio Bonagura, Procuratore generale militare presso la Corte d'Appello, e del dott. Alfio Nicolosi, Presidente della Corte di Appello militare di Roma;
rilevato che:
quanto denunciato dalla Commissione parlamentare è di una gravità inaudita poiché mette in discussione la condotta del massimo vertice della Magistratura militare italiana, dal quale dipendono in ultima istanza le scelte dell'accusa nei procedimenti penali militari anche nei confronti dei componenti dei contingenti italiani impegnati all'estero, compreso l'Iraq, e che è competente insieme al Ministro della difesa ad attivare l’azione disciplinare nei confronti degli altri magistrati militari;
il Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, dott. Giuseppe Scandurra, presiede la Commissione di studio, nominata dal Ministro della difesa, che attende ai lavori parlamentari sul provvedimento relativo alla delega al Governo per la revisione delle leggi penali militari di pace e di guerra, nonché per l'adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare;
considerato che i fatti denunciati dalla Commissione minano alle fondamenta la credibilità di un’istituzione investita di una funzione delicatissima come la Procura generale militare presso la Corte di Cassazione nonostante i tanti esempi di dedizione e abnegazione da parte dei magistrati militari,
si chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo intenda avvalersi dei poteri che la legge gli attribuisce per promuovere procedimenti disciplinari nei confronti del dott. Giuseppe Scandurra, Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, del dott. Vindicio Bonagura, Procuratore generale militare presso la Corte d'Appello, e del dott. Alfio Nicolosi, Presidente della Corte di Appello militare di Roma.