Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07857
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Atto n. 4-07857
Pubblicato il 15 dicembre 2004
Seduta n. 713
MONTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
la millenaria Pieve di S. Vitale, nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia), insiste sulla sommità di un singolare e pregevole anfiteatro naturale, alla base del quale, recentemente, l’amministrazione comunale del Comune “matildico” ha realizzato un parcheggio, con grave pregiudizio dell’integrità del paesaggio;
questa situazione sarebbe confermata anche dai funzionari della Soprintendenza ai beni culturali, in occasione di un sopralluogo compiuto per rilevare i danni causati da alcuni lavori svolti sulle strutture della Pieve medioevale;
in data 23/6/04 infatti sarebbero stati eseguiti interventi non autorizzati tramite macchine operatrici che hanno rimosso parte dei muri absidali di primo impianto della Chiesa, insieme con la vegetazione che li aveva parzialmente ricoperti, ed inoltre sarebbero state compiute escavazioni e riporto di terra sull'originario piano di calpestio della navata, procedendo altresì alla realizzazione di un piazzale mediante scarico di ghiaia davanti all'antica canonica, riversando il materiale rimosso, ivi comprese le pietre dell'antico basamento, in una scarpata della collina sulla quale si erge la Pieve;
sembra che alcuni dei predetti lavori si sarebbero svolti anche nel periodo antecedente l’aggiudicazione della gara per la gestione del complesso storico di S. Vitale, con mezzi della locale Amministrazione comunale, e che sul posto sarebbero stati presenti addirittura alcuni tecnici della stessa;
tale situazione ha provocato denunce da parte dell'Amministrazione comunale in sede civile e penale a carico dei presunti responsabili, sebbene la stessa amministrazione comunale non abbia mai provveduto ad individuare l’area archeologica ovvero a recintare e porre in sicurezza le pericolanti strutture della Pieve;
nei pressi di tale complesso il Comune di Carpineti ha proceduto all’erezione di una struttura denominata “casa del custode” senza avere notizia alcuna di eventuali rilievi archeologici svolti dalla Soprintendenza, cui il progetto sarebbe stato sottoposto prima della sua realizzazione;
l’area in questione, che storicamente ospitò un “castro” ligure poi bizantino, divenendo infine sede di uno dei plebanati più importanti dell’Appennino settentrionale, non è sottoposto a vincolo archeologico, né dal PTCP né dal PRG vigenti, sebbene nel passato vi siano stati più volte effettuati rinvenimenti di diverso tipo;
si chiede di sapere:
se si possano riscontrare in merito all’intera questione negligenze del Comune di Carpineti e/o della locale Soprintendenza;
se si intenda intervenire al fine di attenuare il pessimo impatto visivo causato dall’impropria presenza di un parcheggio in un luogo di così alto pregio storico e naturalistico;
se si ritenga opportuno porre specifici vincoli sulla zona, nel caso ne difettasse, programmando l’attuazione di un'indagine archeologica ed un progetto di recupero e restauro scientifico dei beni danneggiati e della Pieve di S. Vitale.