Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05150

Atto n. 4-05150

Pubblicato il 24 marzo 2021, nella seduta n. 307

PARAGONE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

Innovazione apprendimento lavoro (IAL) è la più grande rete di società con responsabilità limitata con la qualifica di impresa sociale operanti in Italia nel campo della formazione professionale e continua. Fondato su iniziativa della CISL nel 1955, per promuovere la tutela del lavoro, a partire dalla qualificazione professionale dei lavoratori e dalla competitività delle imprese, ha acquisito nel tempo una posizione di leadership nell'offerta di servizi, attività e percorsi di formazione rivolti sia alle persone che alle organizzazioni, anche grazie ad un'estesa rete di partner, in Italia e all'estero, così come è possibile leggere nella sezione dedicata sul portale dell'ente. Lo IAL è iscritto al registro delle imprese della camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Roma, ha sede legale a Roma ed è presente con sedi locali anche in molte regioni d'Italia;

stando a quanto consta all'interrogante, lo IAL è stato accreditato presso la Regione Siciliana, Assessorato per l'istruzione e la formazione professionale, e Assessorato per il lavoro, fino al 2013, quando l'accreditamento sarebbe stato revocato per gravi e reiterate inadempienze nei confronti dei circa 900 dipendenti, Agenzia delle entrate e INPS. Fino ad allora, lo IAL avrebbe fra l'altro ricevuto, per requisiti e finalità, cospicui contributi provenienti dal fondo sociale europeo. Secondo un'indagine condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Palermo, lo IAL-CISL Sicilia, fra il 2010 e il 2012 avrebbe ricevuto contributi pari a 118.243.634,71 euro, attivando però contestualmente dal luglio al dicembre 2011 la cassa integrazione guadagni in deroga per i propri dipendenti, attraverso un accordo sindacale sottoscritto con le sigle CGIL, UIL e CISL, rinnovata poi nel 2012 a rotazione a zero ore per circa 580 unità. Tali accordi sarebbero stati sottoscritti rispettivamente presso l'Assessorato regionale per il lavoro e presso l'ufficio provinciale del lavoro di Palermo;

per l'anno 2013 la cassa integrazione avrebbe riguardato tutti i lavoratori delle politiche attive del lavoro, impiegati nei cosiddetti sportelli multifunzionali, pari a circa 280 unità. Gli altri lavoratori, addetti all'area della formazione in aula, sarebbero stati retribuiti soltanto dal mese di gennaio al mese di aprile, nonostante, come detto sopra, l'ente avesse ricevuto per quell'anno contributi. Nel 2014, dopo la revoca dell'accreditamento del giugno 2013 e la conseguente chiusura di tutte le sedi formative in Sicilia, 584 dipendenti sarebbero stati posti in cassa integrazione in deroga per in 12 mesi dell'anno, con accordo sindacale firmato solo il 23 settembre 2014. Stando a quando risulta all'interrogante, nel 2015 l'intero organico sarebbe rimasto senza retribuzione, senza accordo di sospensione, con rapporti di lavoro in essere, e lo IAL non avrebbe ottemperato agli adempimenti fiscali e contributivi. Solo nel 2016 con decreto INPS 28 novembre 2016 sarebbe stata accordata la cassa integrazione guadagni a carico della Regione Siciliana per 566 lavoratori, per il periodo dal 1° gennaio-31 maggio 2015;

considerato che lo IAL Sicilia aveva sede a Palermo all'interno di un immobile edificato con finanziamenti pubblici, per un importo complessivo di 118 milioni di lire, erogati dal Ministero del tesoro e dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale nel 1971, stabilendo che, in caso di interruzione dell'attività formativa dello IAL, l'immobile sarebbe dovuto rientrare nelle disponibilità della Regione, cosa che ad oggi non risulterebbe avvenuta;

considerato altresì che, a quanto risulta all'interrogante:

nel dicembre 2015 è stato dichiarato il fallimento dell'ente e nominato un curatore fallimentare dal Tribunale di Palermo, a seguito della sentenza di fallimento IAL-CISL Sicilia n. 175 del 21 dicembre 2015;

nell'aprile 2016, con procedura ex legge n. 223 del 1991, sono stati risolti i rapporti di lavoro con i 500 dipendenti, mentre, contestualmente, alcune unità lavorative, che avevano ricoperto il ruolo di dirigenti sindacali CISL, sarebbero state trasferite presso l'Associazione nazionale famiglie degli emigrati di Messina, dove sarebbero state poste immediatamente in aspettativa ai sensi della legge n. 300 del 1970 con contributi a carico dell'INPS,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

se, per quanto di competenza, abbia verificato o intenda verificare la regolarità delle erogazioni in favore dello IAL Sicilia, considerato il contestuale ricorso alla cassa integrazione guadagni in deroga;

se, per quanto di competenza, intenda intervenire per salvaguardare i livelli occupazionali chiarendo la regolarità degli interventi avviati dalle autorità regionali al medesimo scopo, sia nella fase di gestione che di liquidazione dell'ente;

se, per quanto di competenza, ritenga di intervenire affinché l'immobile citato, sede dello IAL Sicilia, possa rientrare nelle disponibilità della Regione Siciliana.