Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04849
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Atto n. 4-04849
Pubblicato il 27 gennaio 2021, nella seduta n. 296
NASTRI - Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. -
Premesso che:
il mondo dello sport dilettantistico, a cui appartengono le società sportive dilettantistiche, le associazioni sportive e le cooperative sociali sportive dilettantistiche, ha subito nell'ultimo anno 9 mesi di chiusura a seguito dei vari decreti emanati dal Governo;
i vari "decreti ristori" con i quali si è cercato di compensare le perdite subite dalle società e dalle associazioni sportive dilettantistiche hanno riconosciuto loro il rimborso del 20 per cento della differenza di fatturato sui mesi di riferimento;
la legge n. 398 del 1991, per tutte le società e associazioni sportive dilettantistiche, determina le modalità di contabilità delle quote di iscrizione alle attività sportive dilettantistiche;
la circolare n. 18/E del 1° agosto 2018 dell'Agenzia delle entrate risponde ad alcune questioni fiscali emerse al tavolo tecnico con il Comitato olimpico nazionale italiano, in tema di associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, con la quale l'Agenzia ha previsto che: per ogni singola quota di iscrizione ai corsi o di affiliazione, l'ente deve rilasciare un'apposita quietanza, che in copia dovrà essere conservata dall'ente stesso; al fine di consentire ai soggetti verificatori di acquisire le informazioni contabili necessarie per determinare la corretta qualifica fiscale dei versamenti effettuati sui conti correnti bancari o postali, l'associazione o la società sportiva dilettantistica senza fini di lucro dovrà dotarsi di un registro dove annotare analiticamente le entrate e le uscite, indicando i nominativi dei soggetti, la causale e l'importo incassato o pagato;
la circolare conclude che bisogna adottare tali modalità di documentazione e registrazione unitamente alla redazione del rendiconto economico finanziario o bilancio di esercizio (che riporta anche le quote di iscrizione ai corsi o di affiliazione);
con il decreto-legge rilancio era stata attivata l'opzione dei voucher come forma di rimborso degli utenti dei centri sportivi, al fine di garantire liquidità alle società al momento della riapertura;
le società sportive dilettantistiche, le associazioni sportive e le cooperative sociali sportive dilettantistiche hanno comunque dovuto mantenere attivi gli impianti tecnologici dei centri sportivi, in assenza di utenza e di introiti economici,
si chiede di sapere:
per quale motivo i ristori fino ad oggi erogati non si siano basati sulle differenze economiche delle quote di iscrizione ai corsi (che rappresentano la maggior parte del valore economico incassato dalle società e associazioni sportive dilettantistiche), mediante l'uso dei bilanci depositati alla camera di commercio;
se sia stato previsto nel "decreto ristori" in via di emanazione nelle prossime settimane il conteggio dei ristori effettuato calcolando la differenza economica delle quote non incassate mediante il valore dato dalle quote di iscrizione e non dal fatturato per tutti i mesi di chiusura;
se sia stata prevista, all'interno del nuovo "decreto ristori", la possibilità da parte dei centri sportivi di procedere all'emissione di un nuovo voucher come modalità di rimborso agli utenti al fine di garantire liquidità al momento della riapertura alle società e associazioni sportive dilettantistiche, in considerazione del fatto che tali realtà risultano le più penalizzate dall'inizio della pandemia, o in alternativa se sia stato previsto un ristoro che preveda il rimborso delle quote non fruite da parte degli utenti, in modo che le stesse possano provvedere a loro volta a rimborsare i propri utenti.