Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04446
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Atto n. 4-04446
Pubblicato il 18 novembre 2020, nella seduta n. 276
PARAGONE - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
il Ministero dell'economia e delle finanze è l'azionista di controllo di banca Monte dei Paschi di Siena, in cui detiene il 68 per cento del capitale a fronte di un esborso di 5,4 miliardi di euro per l'acquisto nel 2017;
oggi MPS capitalizza circa 1,3 miliardi di euro e il Ministero registra una perdita di oltre 4,5 miliardi di euro;
il 13 novembre 2020, banca Monte dei Paschi di Siena ha pubblicato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 rappresentando che "a seguito degli accantonamenti sui rischi legali operati nel terzo trimestre 2020 e dell'aggiornamento delle stime degli impatti regolamentari e di quelli legati al perdurare della pandemia" è "emerso uno scenario di shortfall rispetto ai requisiti patrimoniali SREP, per il quale si stanno valutando iniziative di rafforzamento patrimoniale" e che "il MEF, quale azionista di controllo" ha ribadito "il supporto patrimoniale che si dovesse rendere necessario, in futuro, per garantire il rispetto dei requisiti di capitale minimi";
sempre nel resoconto di gestione, banca Monte dei Paschi di Siena ha dichiarato di operare "nel presupposto della continuità aziendale" solo dopo aver tenuto conto "di tali elementi e valutazioni", ovvero del "supporto patrimoniale" dell'azionista di controllo Ministero dell'economia onde fare fronte alla registrata carenza ("shortfall") di capitale: in pratica MPS ha dichiarato di ritenere di poter continuare a svolgere attività bancaria grazie al supporto patrimoniale garantito dal Ministero;
la banca, pur avendo ammesso l'esistenza di uno "shortfall" (ovvero di una carenza) di capitale, non ne ha quantificato l'ammontare, ragione per cui, secondo quanto riportato dall'agenzia ANSA ("Authority esamina comunicazioni banca" del 16 novembre 2020), la CONSOB avrebbe avviato un'istruttoria sulle comunicazioni di MPS al mercato, a seguito di un esposto presentato da Giuseppe Bivona, il principale accusatore degli ex amministratori di MPS Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, condannati per falso in bilancio e manipolazione informativa il 15 ottobre 2020;
nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla pubblicazione del rendiconto finanziario al 30 settembre 2020, a conferma dello "shortfall" di capitale poi ammesso da MPS, sono state riportate sui principali quotidiani nazionali notizie, non smentite da MPS, su un prossimo aumento di capitale di MPS compreso tra 2 e 2,5 miliardi di euro a cui si aggiungerebbe un ulteriore aiuto di Stato nella forma di trasformazione di 3 miliardi di euro di crediti fiscali (deferred tax asset o DTA) che la banca non è in condizioni di utilizzare, in 3 miliardi di euro di crediti cedibili (così "la Repubblica" del 3 novembre, "Il Sole-24 ore" del 1° novembre, il "Corriere della Sera" e "Il Sole-24 ore" del 14 novembre). Per il Ministero (azionista al 68 per cento) si tratterebbe di un ulteriore impegno di risorse finanziarie a favore di MPS per 4,4-4,7 miliardi di euro,
si chiede di sapere quali siano i termini dei nuovi impegni finanziari che il Ministro in indirizzo ha assunto nei riguardi di MPS a fronte della carenza di capitale emersa nel rendiconto finanziario pubblicato il 13 novembre 2020, onde consentire alla banca di garantire il rispetto dei requisiti di capitale minimi e di operare nel presupposto della continuità aziendale.