Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07294

Atto n. 4-07294

Pubblicato il 22 settembre 2004
Seduta n. 655

MALABARBA, PIZZINATO, RIPAMONTI, FALOMI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che, a quanto consta agli interroganti:

la società Atlanet S.p.A., operatore nazionale licenziatario di telefonia fissa, è dal 23 ottobre 2003 detenuta al 100% da Società appartenenti al Gruppo FIAT, dopo l’uscita di scena di ACEA S.p.A. e di Telefonica di Spagna;

Atlanet S.p.A. non ha mai fornito un piano industriale, nonostante ripetute richieste ufficiali, continuando pertanto ad operare senza avere un chiaro punto di riferimento;

Atlanet S.p.A. ha dichiarato una crisi strutturale negli ultimi incontri sindacali, senza alcuna giustificazione plausibile e/o documentazione idonea a comprovarne l’effettiva sussistenza, per giunta, sempre a detta della Società, circoscritta alla sola sede di Roma;

Atlanet S.p.A. ha dichiarato di voler ricorrere prima alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) e successivamente, a distanza di meno di un mese, direttamente alla cosiddetta “mobilità”, due istituti con principi profondamente diversi ed applicabili in situazioni ben precise ed in linea con dei piani industriali/piani di riorganizzazioni aziendali completamente diversi tra loro;

Atlanet S.p.A. dichiara esuberi di personale tra i quadri/impiegati, mentre aumenta il numero dei dirigenti, presentando un peso dei dirigenti sul totale dei lavoratori molto alto;

Atlanet S.p.A. in molte occasioni non ha permesso ai propri lavoratori di essere assistiti dalle RSA e non si confronta con queste ultime su questioni molto importanti, come ad esempio in tema di orario di lavoro, mansioni, chiusure aziendali, ecc.;

Atlanet S.p.A., ad oggi, nonostante richiesta ufficiale effettuata dalle RSA con lettera raccomandata del 14 maggio 2003, regolarmente ricevuta dall’Azienda in data 19 maggio 2003, non ha ancora fornito il documento valutazione rischi, in ottemperanza a quanto disposto dal decreto legislativo n.626/94, contravvenendo in questo modo ad un obbligo di legge, sanzionabile sia con l’arresto sia con l’ammenda pecuniaria;

Atlanet S.p.A. mette in atto “presunte” azioni di mobbing, demansionamenti, depauperamenti professionali, pressioni psicologiche, discriminazioni, isolamenti e quant’altro, che ledono profondamente ed irrimediabilmente la dignità umana;

Atlanet S.p.A. invita caldamente e ripetutamente alcuni lavoratori a trovarsi un altro posto di lavoro al di fuori della Società e a rassegnare “spontanee” dimissioni, paventando loro, altrimenti, anche possibilità di trasferimenti a Torino, riduzione di personale o cambi di mansioni;

Atlanet S.p.A. sta violando, così come evidenziato in un comunicato dalle organizzazioni sindacali, lo spirito di collaborazione dimostrato dai lavoratori che aveva portato alla sigla di un accordo sindacale che si basava sulla “volontarietà” e quindi sulla libera espressione di opinioni, senza coercizioni ed imposizioni di sorta;

Atlanet S.p.A. ha licenziato in tronco nel mese di luglio 2004 un RSA in maniera pretestuosa, subito dopo che era stata pubblicata un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, che era stata sollecitata con lettera l’Azienda al rispetto del decreto legislativo n. 626/94 e che era stata fatta un’assemblea dei lavoratori che aveva prodotto il comunicato sindacale di cui sopra;

Atlanet S.p.A., subito dopo il licenziamento di un RSA, sta comunicando ad alcuni lavoratori che saranno oggetto di un trasferimento da Roma a Torino, per giunta senza nemmeno procedere all’incontro di verifica dell’accordo sindacale precedentemente siglato,

si chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro sulle vicende descritte in premessa e se intenda:

fare immediatamente chiarezza sul pretestuoso licenziamento di un RSA;

interrompere le azioni discriminatorie ed in violazione di norme di legge ed accordi siglati;

invitare l’Azienda ad interfacciarsi con le RSA;

invitare l’Azienda a fornire un dettagliato Piano Industriale, un mansionario e delucidazioni in merito alla gestione del personale;

verificare al più presto la regolare attuazione da parte dell’Azienda di quanto disposto in tema di salute e sicurezza dei lavoratori (decreto legislativo n. 626/94 e disposizioni collegate) ed altre normative sul lavoro, coinvolgendo, se necessario, le competenti autorità.