Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03871

Atto n. 4-03871

Pubblicato il 21 luglio 2020, nella seduta n. 242

CASTIELLO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali e per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che:

il Comune di Castelnuovo Cilento (Salerno) ha redatto il progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio industriale della frazione organica, da realizzarsi in area contigua al parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e degli Alburni finanziato dalla Regione Campania per 10.600.000 euro;

tale impianto dovrebbe essere al servizio di 48 Comuni ricadenti nell'area parco;

senonché la Regione Campania, in applicazione della legge regionale n. 14 del 2016, art. 45, nel 2017 ha pubblicato un bando per la dotazione dei Comuni della regione stessa di compostiere di comunità, a servizio di ogni singolo Comune, nella logica dell'economia circolare;

a seguito del bando, hanno aderito a tale soluzione 31 Comuni dell'area sud Cilento, sicché il 64,5 per cento dei Comuni individuati come conferenti al progettato impianto di compostaggio di Castelnuovo Cilento ha deciso di smaltire autonomamente la frazione organica prodotta utilizzando le compostiere di comunità;

oltre ad essere sovradimensionato, l'impianto di compostaggio industriale ha un'ubicazione errata e inopportuna in quanto ricade in area contigua al parco, come si evince dall'elaborato progettuale RLT-08;

il parco nazionale, nell'ambito della procedura di aggiornamento del piano per la gestione dei rifiuti urbani della Regione Campania, nel 2016 ha espresso il suo "sentito", ai sensi dell'art. 5 comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, nei termini seguenti: "esprime parere favorevole a condizione che il piano escluda a priori dal perimetro del Parco Nazionale e dalla sua area contigua (...) le azioni 1) e 3) e precisamente '1) realizzazione di impiantistica per il recupero di frazione organica, per la produzione di compost di qualità, finalizzato a favorire il principio di prossimità'";

considerato che:

il progettato impianto risulta palesemente basato su dati inesistenti in quanto le prospettate utenze comunali, per il 64,5 per cento di quelle indicate in progetto, resteranno prive di seguito avendo vari Comuni scelto di smaltire al loro interno la frazione organica attraverso moderne compostiere di comunità che la stessa Regione ha finanziato e perfino già incominciato a fornire a molti dei Comuni dell'area sud Cilento;

l'impianto, così come progettato, sarebbe sottoutilizzato per il 64,5 per cento, con un evidente sovradimensionamento e conseguente spreco di risorse pubbliche;

l'impianto progettato è privo del parere favorevole del parco nazionale del Cilento, essendosi, questo ente, già espresso con il "sentito" del 16 novembre 2016 che, come detto, esclude categoricamente nelle aree contigue la realizzazione di tali impianti;

in ogni caso la scelta di un mega impianto industriale in area contigua al parco nazionale provocherebbe un vulnus all'immagine di uno dei parchi più famosi d'Italia, con conseguente grave pregiudizio dell'attività turistica, agrituristica ed agricola diffuse nell'area,

si chiede di conoscere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere con urgenza per far luce sulle problematiche esposte ai fini della tempestiva adozione dei provvedimenti consequenziali di competenza.