Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07152

Atto n. 4-07152

Pubblicato il 27 luglio 2004
Seduta n. 647

STIFFONI. - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

il reparto di urologia della Asl 7 di Conegliano Veneto (Treviso) ha inaugurato il progetto "circoncisione sicura" per praticare la circoncisione a chi ne fa richiesta dietro pagamento di un ticket di 34,50 euro;

il costo effettivo dell'operazione che va a gravare sulle casse della sanità veneta è ben più alto, visto che l'Azienda ospedaliera di Verona effettua la medesima operazione in day hospital, ai bambini da 0 a 6 anni, al costo di 300 euro;

questa operazione è totalmente esclusa dall'elenco delle prestazioni LEA (livello essenziale assistenza) previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001, che stabilisce le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale;

la necessità di garantire la suddetta pratica non è giustificata da nessuna esigenza di carattere terapeutico e per di più, nella maggior parte dei casi, viene praticata su bambini piccolissimi; è escluso quindi qualsiasi tipo di consenso del diretto interessato all'operazione. Il consenso dei genitori o dei parenti è sufficiente solo per le operazioni assolutamente indispensabili per la salute, tra le quali questo tipo di intervento non rientra, in quanto è giustificabile solo da esigenze di carattere religioso;

il suddetto progetto è stato vivamente caldeggiato dalla Caritas, nella persona del direttore don Ferruccio Sant, in accordo con l'assessore ai servizi sociali Enzo Perin e con il direttore generale della Asl Angelo Lino Del Favero;

considerato che il nostro ordinamento vieta le pratiche di mutilazione corporale permanente, tanto che è in via di approvazione la legge che vieta l'infibulazione delle donne nel nostro Paese,

l'interrogante chiede di sapere:

per quale motivo i contribuenti veneti debbano sobbarcarsi il costo di queste pratiche, non indispensabili per la salute e assolutamente inconciliabili con le nostra cultura; gli interessati (ebrei e musulmani) potrebbero praticare l'operazione nei propri paesi di origine;

se il Ministro in indirizzo non ritenga di emanare un provvedimento che vieti la pratica della circoncisione in tutte le strutture del Servizio sanitario nazionale;

se non ritenga al contempo di attivarsi, per quanto di sua competenza, al fine di sospendere dal servizio il direttore generale della Asl 7 di Conegliano Veneto, dott. Angelo Lino Del Favaro.