Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03717

Atto n. 4-03717

Pubblicato il 23 giugno 2020, nella seduta n. 233
Risposta pubblicata

RUOTOLO , DE PETRIS , ERRANI - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che:

l'avvio dei primi lavori del tunnel appaltato dall'Ente autonomo Volturno (EAV), società pubblica beneficiaria dei finanziamenti della Regione Campania, che dovrà attraversare la collina di Varano per consentire il raddoppio dei binari della Circumvesuviana da Torre Annunziata fino alla stazione di Castellammare centro sta riproponendo con urgenza la necessità che si blocchi, sia per l'impatto ambientale, sia per ragioni di tutela archeologica e per i costi, la realizzazione di un'opera che appare assolutamente inutile;

la soluzione del doppio binario fino alla stazione di Castellammare centro, a giudizio degli interroganti, appare non indispensabile dal momento che la linea potrebbe attestarsi nella nuova e importante stazione di viale Europa, in costruzione, distante appena poche centinaia di metri;

con la realizzazione del tunnel si interviene in un'area di particolare pregio e delicatezza, come dimostrano le ville residenziali d'epoca romana di Stabiae edificate lungo il ciglio del pianoro, l'esistenza della grotta S. Biagio (ipogeo dei santi Giasone e Mauro, tempio pagano, al cui interno sono conservati affreschi in stile bizantino e longobardo) e i reperti archeologici rinvenuti in piazza Unità d'Italia, che hanno indotto nei mesi scorsi al blocco del parcheggio, sempre proposto dall'EAV;

l'area d'intervento interessa l'intero fronte della collina di Varano e Solaro sia dal lato della stazione "via Nocera" sia dal lato della stazione "Castellammare di Stabia", che si configura come un continuum archeologico e ambientale, come documenta il rinvenimento nel versante di Varano di imponenti strutture murarie durante i lavori di consolidamento della collina (fondi FIO inizio anni '80 del XX secolo) e come documenta dal lato di Solaro il rinvenimento di murature e sepolture di epoca romana negli anni '30 nella costruzione della stazione della Circumvesuviana, come ricostruito anche da recenti studi scientifici pubblicati dalla rivista "Cultura & Territorio";

l'imbocco della galleria dal lato della stazione "via Nocera" passa proprio al di sotto del vasto peristilio di età romana della villa romana di Arianna, di competenza del parco archeologico di Pompei;

la Regione e l'EAV in questi anni hanno nei fatti hanno stravolto e ridimensionato il programma degli interventi previsti per Castellammare per dar vita a un tratto di "metropolitana cittadina", centrato sulla realizzazione di progetti per nuove stazioni, parcheggi, ascensori; nei fatti, se si esclude la realizzazione della nuova stazione in viale Europa, di quel programma sono rimaste solo opere da tempo contestate, dal forte impatto ambientale e costose e l'eliminazione di fermate. Dal tunnel di Varano al sottopasso di via Nocera, dalla chiusura delle stazioni di Ponte Persica e Pozzano all'incredibile svendita per altri usi della stazione di Castellammare terme, con il capovolgimento del programma nei fatti;

Castellammare è una città che va difesa e valorizzata, anche nel settore dei trasporti; per la presenza della Circumvesuviana e di Ferrovie dello Stato ha una rete su ferro notevole, che andrebbe rilanciata e riorganizzata, e ciò anche per rispondere ai cambiamenti imposti dalla crisi ambientale;

a giudizio degli interroganti, è auspicabile, quindi, che sull'insieme degli obiettivi e del programma previsto dalla Regione Campania di cui è beneficiario l'EAV, sulle scelte di Ferrovie dello Stato, d'intesa con il Comune, si giunga a definire un percorso che implementi e rilanci questa tipologia di trasporto. Potrebbe essere questa anche l'occasione per legare strettamente la ristrutturazione della stazione di Castellammare terme con la riapertura delle antiche terme;

secondo quando risulta agli interroganti, queste preoccupazioni sono state sollevate da associazioni e cittadini, nonché da una parte dell'opposizione, del Gruppo LeU, che, inascoltato, aveva posto il tema anche nel Consiglio comunale chiamato a deliberare il consenso all'opera,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, per le sue competenze, intenda disporre tutte le verifiche necessarie a tutela di questo inestimabile patrimonio per il particolare rischio che potrebbe comportare la realizzazione del tunnel sotto la collina di Varano di Castellammare di Stabia, per la zona archeologica di Varano e per la ricerca di archeologia urbana che interessa la parte bassa della città di Castellammare di Stabia e il suo centro storico, tenendo conto anche delle preoccupazioni espresse anche dal direttore generale del parco archeologico di Pompei sulla stampa.