Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03701

Atto n. 4-03701

Pubblicato il 18 giugno 2020, nella seduta n. 231

MARIN , PITTONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

nelle scorse settimane Trieste Airport, società di gestione dell'aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari, ha avviato delle trattative con Alitalia per ripristinare i collegamenti aerei tra Trieste e Roma-Fiumicino;

le trattative hanno portato ad un accordo su base pluriennale che prevede la ripresa di un collegamento giornaliero a partire dal 1° luglio 2020, 3 voli giornalieri da marzo 2021 e 4 voli giornalieri da marzo 2022, subordinatamente alla verifica dell'effettiva domanda da effettuarsi nel mese di settembre 2020;

a quanto si apprende dagli organi di stampa, e a quanto risulta agli interroganti, l'accordo a cui Alitalia e Trieste Airport erano addivenuti è stato posto in stand-by, a causa della mancanza del placet del Ministero dello sviluppo economico al commissario straordinario di Alitalia, tenuto ad informare il Ministero medesimo, anche per via della situazione di generale criticità in cui si trova la compagnia di bandiera;

la mancata ripresa dei collegamenti aerei tra lo scalo triestino e la capitale condanna Trieste e l'intera Venezia Giulia all'isolamento, in assenza di valide alternative di trasporto, dato che, al momento, sono previsti collegamenti ferroviari ad alta velocità soltanto da Udine;

l'aeroporto di Trieste riveste particolare strategicità per via della sua collocazione geografica: guardando l'area compresa tra Alto Adriatico e Alpi Orientali, tra Italia (Friuli-Venezia Giulia e Veneto), Slovenia, Croazia e Austria (Carinzia), infatti, il suo bacino d'utenza supera i 5 milioni di persone, calcolati sulla base di un tempo di percorrenza in auto di 90 minuti necessario per raggiungere l'aeroporto;

a partire dal 2019 l'aeroporto di Trieste ha adottato una strategia commerciale improntata al massimo riempimento di un numero minore di voli; tale strategia si è rivelata virtuosa con un incremento dell'1,4 per cento dei passeggeri, per un totale di oltre 780.000 presenze, a fronte di una riduzione dei movimenti in valore assoluto,

si chiede di sapere se e quali azioni di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda tempestivamente attivare affinché sia garantita la ripresa dei collegamenti aerei tra Trieste e Roma.