Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07068
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Atto n. 4-07068
Pubblicato il 14 luglio 2004
Seduta n. 635
DI GIROLAMO. - Al Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio. -
Considerato che:
il lago di Piediluco, sito in provincia di Terni, in cui affluiscono le acque del fiume Velino e del canale del medio Nera, ha importanti valenze naturali e costituisce un polo di attrazione turistica dalle innegabili potenzialità;
tale lago, come già evidenziato nell' interrogazione 4-04286, presentata a firma dell’interrogante al Ministro in indirizzo il 2 aprile 2003, è attualmente interessato da un grave degrado delle acque, che presentano una condizione preoccupante di eutrofizzazione, evidenziata dagli alti valori di ortofosfato ivi disciolto e dalla presenza di una quantità eccessiva di biomassa;
al fine di risanare le acque del lago, l'Autorità di bacino del Tevere ha predisposto un “Piano di salvaguardia delle acque e delle sponde del lago”, con misure di risanamento che interessano l'intero bacino scolante del fiume Velino e del canale del medio Nera;
il 25 febbraio 2003 il Comitato istituzionale del bacino del fiume Tevere ha adottato un “Progetto di piano di stralcio per la salvaguardia delle acque e delle sponde del lago”, che individua le cause di degrado e prevede numerosi interventi, finalizzati alla diminuzione degli impatti delle attività antropiche, che comportano produzione e rilascio di fosforo nei bacini, e al monitoraggio delle acque;
recentemente l'Agenzia di protezione ambientale del Lazio ha certificato come nel fosso Ranaro, un affluente del Velino (le cui acque dunque si riversano nel lago di Piediluco), si riscontrano parametri di olii minerali, cadmio e arsenico che non rispettano i limiti stabiliti dalla legge;
alcuni ambientalisti del Reatino, attraverso la produzione di filmati, hanno testimoniato come gli scarichi provenienti dall'area di Cittaducale hanno riversato nelle acque del fosso Ranaro olii e melma maleodorante, dando all'acqua del fosso proprio in prossimità dell'invaso col fiume Velino un colorito innaturale e preoccupante, che va dal giallo al rossastro;
tale fonte inquinante, sommandosi agli effetti degli impianti di troticultura nel Velino e allo sfruttamento energetico del lago per l'alimentazione della centrale di Galleto Monte Sant'Angelo, pregiudica fortemente la salubrità delle acque del lago di Piediluco, rischiando di vanificare gli interventi di risanamento e di ledere le potenzialità turistiche di un'area di innegabile pregio,
si chiede di sapere:
se e quali urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di monitorare il rispetto delle normative vigenti nell'area industriale di Cittaducale, onde evitare lo scarico nel Ranaro di sostanze inquinanti che pregiudicano la salubrità delle acque del lago di Piediluco;
se e quali interventi intenda realizzare al fine di risanare le acque del lago di Piediluco e conseguentemente ripristinare la piena balneabilità dello specchio lacustre.