Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01681
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Atto n. 3-01681
Pubblicato il 14 luglio 2004
Seduta n. 635
BATTISTI. - Ai Ministri della difesa, degli affari esteri e per gli affari regionali. -
Premesso che:
il contingente militare italiano di stanza a Nassirya si trova in condizioni logistiche inadeguate, mancando il supporto di materiale atto a garantire un efficace svolgimento delle mansioni ad esso affidate;
i volontari della Croce Rossa si trovano nelle medesime condizioni;
non è possibile, da parte del Governo italiano, far fronte alla scarsità di mezzi a causa del difficile momento economico che il nostro Paese sta attraversando;
la Regione Lazio ha ritenuto opportuno far fronte all'emergenza inviando una flotta di automezzi non più utilizzati dall'amministrazione;
tale flotta si è rivelata inutilizzabile a causa delle pessime condizioni dei mezzi e della totale mancanza in loco, nonché dell'eccessivo costo, di parti meccaniche adatte alla riparazione dei guasti;
la notizia, non rivelata dai vertici civili e militari del personale italiano in Iraq, è stata comunque portata a conoscenza dell'opinione pubblica dalla trasmissione RAI "Ballarò", andata in onda martedì 29 giugno;
considerato che l'invio degli automezzi ha comunque comportato un aggravio per le finanze pubbliche, dovendo trasferire la flotta dalla Regione Lazio in Iraq, e una tale operazione ha inutilmente esposto il nostro contingente ad un enorme rischio per la propria incolumità fisica,
si chiede di sapere:
se corrisponda al vero la notizia resa pubblica da "Ballarò";
se l'amministrazione della Regione Lazio fosse a conoscenza dello stato di usura dei veicoli;
di chi sia la responsabilità dell'invio degli automezzi, quali modalità e quali accorgimenti siano stati adottati;
quale sia stato il costo complessivo dell'operazione;
quale utilizzo sarà fatto ora della flotta di veicoli in questione e, in caso di impossibilità, totale o parziale, di utilizzo ai fini delle mansioni per cui erano stati inviati, se la dismissione comporterà per le finanze pubbliche un ulteriore aggravio.