Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01510

Atto n. 3-01510 (in Commissione)

Pubblicato il 21 aprile 2020, nella seduta n. 208

PERGREFFI , CAMPARI , CORTI , RUFA , BERGESIO , FUSCO , BRIZIARELLI - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che, ai sensi del regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, bar, ristoranti, pub, alberghi, hotel, pensioni, villaggi turistici, navi di lusso, campeggi, strutture ricettive di ogni genere, esercizi commerciali e altre imprese devono pagare il canone speciale RAI qualora detengano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto;

considerato che:

le imprese e le attività commerciali citate, tenute a pagare il canone speciale RAI, sono tra le categorie produttive principalmente interessate dal blocco di tutte le attività disposto per contenere il contagio da COVID-19 e pertanto sono del tutto inattive da quasi due mesi e, allo stato, rischiano di rimanere "chiuse" ancora a lungo;

le citate attività sono tra quelle maggiormente colpite dalle difficoltà economiche conseguenti all'emergenza sanitaria;

tra i tanti e diversi oneri cui dovranno farsi carico tali categorie produttive, il pagamento del canone speciale RAI non può costituire evidentemente una priorità, vista la drammatica situazione in cui versano le attività del settore terziario,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adottare ogni provvedimento atto a sospendere, differire o riconoscere come non dovuto il pagamento del canone speciale RAI da parte delle imprese ed attività tenute ad effettuarlo.