Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03181
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Atto n. 4-03181
Pubblicato il 16 aprile 2020, nella seduta n. 207
DE BONIS - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
numerosi articoli di stampa descrivono la Regione Basilicata quale protagonista di svariate denunce di ogni genere provenienti da privati, organi istituzionali, organizzazioni sindacali e sindacati degli stessi ordini professionali sanitari, aventi tutte ad oggetto la presunta incapacità della classe dirigente regionale nella gestione dell'emergenza COVID-19, soprattutto in una regione che avrebbe dovuto essere favorita dal suo piccolo numero di abitanti (circa 600.000) e da un territorio con bassa densità abitativa;
la stampa parla di quotidiani errori nel conteggio dei casi riscontrati da parte della task force regionale, confrontati con le dichiarazioni ufficiali del Dipartimento della protezione civile e l'esiguo numero di tamponi effettuati sulla popolazione (la Basilicata effettua, ad oggi, circa 4 tamponi ogni 1.000 abitanti a fronte dei 20 ogni 1.000 abitanti della Regione Veneto), oltre all'evidente ritardo nell'ospedalizzazione dei pazienti che, in molti casi, ha comportato che il ricovero in terapia intensiva anticipasse cinicamente una sentenza di morte certa;
viene evidenziato l'aumento esponenziale di contagi e decessi, questi ultimi in diversi casi evitabili se solo ci fosse stata una risposta più adeguata del sistema sanitario regionale alle sollecitazioni dei cittadini e dei medici curanti, che non si sarebbe purtroppo verificata (con tempi di attesa superiori a 14 giorni per l'effettuazione dei tamponi e l'eventuale ricovero ospedaliero);
un comunicato stampa dell'azienda ospedaliera "San Carlo" di Potenza, piuttosto che chiarire il decesso di una persona, ha ammesso, anche se indirettamente, gravi ed imperdonabili negligenze (dall'accoglimento del paziente con tosse e febbre in codice verde ed in piena emergenza sanitaria, alla mancanza di misurazione dell'ossigenazione del sangue, alla raccomandazione "prudenziale" di 7 giorni di isolamento domiciliare) che non risponderebbero ad alcuna direttiva scientifica in materia;
le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto sanità e del territorio lucano hanno chiesto, a vario titolo, la rimozione di ogni struttura dirigenziale che si fosse resa incapace, fino ad oggi, di mettere in campo azioni valide ed efficaci a tutela e salvaguardia della sicurezza sanitaria della Basilicata;
viene evidenziato, inoltre, che sono pendenti esposti presso la Procura della Repubblica di Potenza sul mancato rispetto della normativa a tutela della salute dei lavoratori e dei pazienti delle strutture COVID-19, allestite presso il "San Carlo";
addirittura il sindacato anestesisti dello stesso ospedale ha messo in luce incredibili negligenze dalla direzione dell'azienda, parlando di "assenze prolungate di ogni visita dei reparti da parte del Direttore Sanitario", di un "Direttore Generale arroccato con vigilanza armata nei suoi uffici" e di condizioni di lavoro senza dispositivi di protezione pianificati in ambito aziendale;
in data 9 aprile, l'ordine regionale dei giornalisti e l'associazione della stampa di Basilicata hanno dichiarato di apprendere con sconcerto l'intenzione del San Carlo di dare mandato ai propri legali perché si valuti la possibilità di denunciare gli organi di informazione lucani ("La Gazzetta del Mezzogiorno", "La Nuova del Sud", "Il Quotidiano del Sud", "Basilicata 24"), nonché il sindacato CGIL, ritenuti "rei", tra l'altro, di aver pubblicato, si legge in una delibera del direttore generale, "articoli e scritti relativi alla gestione dei pazienti COVID-19 riportanti affermazioni fortemente lesive della immagine dell'ospedale;
considerato che:
il 7 aprile 2020 il vice Ministro della sanità, Pierpaolo Sileri, si è recato in Basilicata per un incontro e confronto con il presidente della Regione, Vito Bardi, sull'emergenza sanitaria in terra lucana, visita indubbiamente positiva in termini di attenzione verso il popolo lucano, affermando che in una situazione così grave, alla quale nessuno era preparato, la sanità lucana ha cercato di fare il possibile;
dal canto suo, il presidente Bardi, dal punto di vista della prevenzione e della cura, ha fatto istituire, tra l'altro, 6 unità COVID a Potenza e 4 a Matera, completamente equipaggiate, per curare presso le proprie abitazioni i pazienti risultati affetti da COVID-19 su indicazione dei medici di base. Nei giorni di emergenza hanno cercato di reperire sui mercati secondari i dispositivi di protezione individuale e molti tra cittadini, artigiani, professionisti e imprese hanno dato un contributo sul conto corrente della Regione dedicato a combattere il COVID-19;
per i casi di malasanità, come denunciato dagli organi di stampa, il presidente della Regione ha dato disposizione di un'immediata indagine interna per verificare quanto accaduto e alla richiesta dall'ANCI della nomina di un commissario per l'emergenza COVID-19, ha spiegato che il commissario per l'emergenza COVID già c'è ed è il presidente della Giunta regionale, il quale ha costituito una task force della quale fanno parte i direttori degli ospedali, insieme a quelli delle aziende sanitarie e al direttore generale della sanità. Inoltre ha dichiarato di volere dare vita ad un nuovo comitato scientifico per meglio delineare le strategie per combattere il coronavirus;
tra l'altro il presidente della Regione ha emesso per primo l'ordinanza che prevedeva la quarantena per tutti i residenti rientrati in Basilicata da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria;
tenuto conto che i numerosi decessi e il fatto che il San Carlo, come la stessa azienda afferma in un comunicato stampa, abbia mandato a casa un paziente con evidenti sintomi da coronavirus, aggravatosi, infatti, e deceduto dopo 10 giorni, mette senza dubbio in evidenza una grave negligenza da parte della struttura sanitaria,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di volere approfondire gli avvenimenti circa i non pochi decessi degli ammalati da COVID-19 presso l'azienda ospedaliera di Potenza;
se e quali altre iniziative intenda intraprendere al fine di consentire alla Regione Basilicata di rispondere in maniera più repentina ed efficace alle innegabili maggiori esigenze sanitarie determinate da una grave ed inaspettata epidemia.