Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03163
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Atto n. 4-03163
Pubblicato il 16 aprile 2020, nella seduta n. 207
PETRENGA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e per i beni e le attività culturali e per il turismo. -
Premesso che:
l'importanza del turismo balneare in Italia, comparto strategico per l'economia italiana e di forte traino per altri settori economici, è pari solo alle difficoltà che oggi, in tempo di COVID-19, si trova ad affrontare;
nella criticità del momento che vede i concessionari balneari costretti, senza avere idea sul se e su quali saranno gli introiti relativi alla prossima stagione balneare, a sopportare a breve il pagamento della concessione governativa ed i costi della necessaria manutenzione, è opportuno un immediato e risolutivo intervento da parte del Governo, che attui un corretto bilanciamento tra: a) libertà individuale (per la villeggiatura che sarà possibile, oggi più che mai desiderata); b) libera iniziativa economica privata (in un settore strategico come il turismo che è già in crisi da tempo); c) il necessario rispetto dell'evidenza pubblica nelle procedure di affidamento di concessioni ex art. 12 della direttiva 2006/123/CE cosiddetta Bolkestein, che è stato peraltro affermato sia dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (pronuncia del 14 luglio 2016, cause riunite C-458/14 e C-67/15), sia dal Consiglio di Stato (decisione della VI sezione n. 7874 del 18 novembre 2019, di contrario avviso rispetto alla decisione della sezione V del 24 ottobre 2019 con la quale il Consiglio di Stato ha avallato l'applicazione della proroga disposta con l'art. 1, commi 682 e seguenti, della legge n. 145 del 2018, legge di bilancio per il 2019); d) il rispetto dell'istituto della concessione demaniale (la cui interruzione per inadempienza degli obblighi di pagamento degli oneri connessi potrebbe portare tuttavia ad una necessaria riassegnazione, previa gara, ad altro e diverso concorrente europeo),
si chiede di conoscere se, in che modo e quando i Ministri in indirizzo ritengano opportuno porre in essere: 1) opportune misure economiche a salvaguardia delle imprese balneari e della loro iniziativa economica, ad esempio misure di esenzione, agevolazione, sospensione dal pagamento della concessione balneare (si veda l'art. 1, comma 685, della legge n. 145 del 2018: "Quale misura straordinaria di tutela delle attività turistiche che hanno subito danni conseguenti agli eventi atmosferici (…) nelle regioni per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza (…) è sospeso, quale anticipazione risarcitoria in favore delle imprese balneari, il canone demaniale fino all'avvenuta erogazione del risarcimento o comunque nel limite massimo di cinque anni"); 2) opportune misure di distanziamento sociale durante la stagione estiva ovvero, in davvero denegata ma pur non ancora scongiurata ipotesi, misure di chiusura degli stabilimenti e delle spiagge libere, comunque tutelanti l'iniziativa economica e legittimo affidamento dei concessionari; 3) una diversa modulazione dell'attuazione della direttiva 2006/123/CE, che riconsideri l'equilibrio tra tutela della concorrenza e del legittimo affidamento, anche alla luce degli eventi calamitosi straordinari oggi certamente rappresentati dal COVID-19, tenendo conto di salute pubblica, politica sociale, salute e sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi e altri motivi imperativi d'interesse generale conformi al diritto comunitario (si veda l'art. 12, paragrafo 3, della direttiva) e della necessità di garantire tutela e custodia delle coste italiane affidate in concessione, quali risorse turistiche fondamentali del Paese, tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti da eventi calamitosi straordinari (si veda l'art. 1, comma 683, della legge n. 145 del 2018).