Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06967
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Atto n. 4-06967
Pubblicato il 29 giugno 2004
Seduta n. 621
IOVENE. - Al Ministro dell'interno. -
Premesso:
che negli ultimi giorni in provincia di Vibo Valentia si sono intensificati gli atti intimidatori contro strutture turistiche della zona;
che, segnalando alcuni degli episodi più recenti, nella notte tra il 15 e il 16 giugno a Ricadi, in provincia di Vibo Valentia, sono state fatte tre intimidazioni contro un villaggio turistico, un minimarket ed un albergo, ed in particolare alcune bottiglie di plastica contenenti liquido infiammabile sono state trovate davanti all'ingresso del villaggio turistico "Cala di Volpe" in località Torre Marino, davanti al minimarket Grotticelli di Capo Vaticano e nei pressi dell'Hotel Sharon di Capo Vaticano;
che nella notte tra il 17 ed il 18 giugno sono stati sparati cinque colpi di pistola calibro 7,65 contro il cancello del villaggio turistico "Costa Azzurra" di Capo Vaticano a Ricadi;
che un attentato dinamitardo è stato compiuto nella notte tra il 18 ed il 19 giugno contro il villaggio turistico "Sole-Mare" di Capo Vaticano a Ricadi. La forte esplosione della bomba carta ha provocato danni ad alcuni infissi;
che il proliferare di questi atti intimidatori desta fortissime preoccupazioni tra gli operatori turistici della zona che si sentono indifesi rispetto all'aggressione della criminalità organizzata;
che questi atti criminali colpiscono sistematicamente imprenditori quotidianamente impegnati nella crescita di un territorio, creando notevoli problemi sia dal punto di vista occupazionale, con conseguente perdita di posti di lavoro, sia dal punto di vista degli investimenti e delle attività future, che potrebbero spostarsi in luoghi considerati più sicuri;
che questi atti criminali alimentano anche una reazione di paura tra i cittadini, che vengono così disincentivati a venire in Calabria per trascorrere le loro vacanze o, com'è successo di fronte ad episodi efferati di violenza verificatisi nelle scorse estati sulle nostre spiagge, possono disdire i loro soggiorni con grave danno economico e di immagine per l'intera provincia;
che è necessaria ed urgente la massima vigilanza di tutti gli organi dello Stato, ed in particolare delle Forze dell'ordine, affinché i cittadini possano tranquillamente vivere le loro vacanze e gli imprenditori possano svolgere la loro attività in un clima di serenità, lontano da violenze e atti intimidatori;
che questi gravi atti di intimidazione offendono la coscienza civile di un'intera collettività;
che i tentativi di condizionare le attività imprenditoriali da parte di ambienti criminali si vanno ripetendo in queste settimane anche in altri centri calabresi, suscitando un'analoga forte preoccupazione;
considerato:
che Capo Vaticano è la punta di diamante del turismo calabrese con un milione di presenze l'anno e 5000 addetti ed è evidente che la presenza della criminalità organizzata è il principale ostacolo ad ogni ipotesi di sviluppo e di crescita;
che finché si registreranno episodi del genere a rischio sarà messa non solo la sicurezza nella provincia di Vibo Valentia ma anche lo stesso sviluppo economico e sociale e questo le forze sane della società calabrese e le istituzioni democratiche non possono tollerarlo;
che le strutture turistiche in questione operano nel comprensorio turistico più importante della regione e hanno influenza su tutto l'assetto economico ed occupazionale della provincia,
si chiede di sapere:
quali iniziative si intenda assumere al fine di garantire ai cittadini che scelgono di passare le proprie ferie nella provincia di Vibo Valentia e agli operatori turistici di questo territorio che le loro attività si svolgano in un clima di serenità e un livello di sicurezza adeguato;
se non si ritenga opportuno, visto quanto esposto in premessa, predisporre un piano straordinario di tutela e vigilanza prevedendo un controllo attento del territorio ed una valida azione preventiva e repressiva a partire dal prossimo periodo estivo anche attraverso un rafforzamento della presenza sul territorio delle Forze dell'ordine, superando l'ottica che tende a rapportare questa presenza al numero di abitanti (che a Ricadi sono solo 4.000) ma alla particolare pericolosità del momento ed al notevole afflusso turistico.