Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03005
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Atto n. 4-03005
Pubblicato il 4 marzo 2020, nella seduta n. 198
CALANDRINI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
la realizzazione dei collegamenti autostrada A12-Roma (Tor de' Cenci), autostrada Roma (Tor de' Cenci)-Latina e autostrada Cisterna di Latina-Valmontone risponde ad interessi di carattere nazionale volti, da una parte, a saldare la cesura esistente tra la A12 Roma-Civitavecchia ed il confine con la Campania e, dall'altra, ad assicurare il raccordo tra il sistema autostradale centrale A1 e quello tirrenico, consentendo di alleggerire il traffico veicolare, particolarmente intenso, insistente sulle strade Pontina e Appia;
tale opera (costituita da un sistema autostradale, per una lunghezza di circa 100 chilometri, e dalle relative opere connesse, per una lunghezza di circa 56 chilometri, per un costo stimato in 2.728 milioni di euro) si rende prioritaria anche al fine di assicurare adeguate infrastrutture viarie al comparto industriale della provincia di Latina, sede del primo polo chimico-farmaceutico d'Italia;
al riguardo, la delibera CIPE n. 50/2004 ha formulato indicazioni inerenti alla redazione dei progetti definitivi degli stralci, fra l'altro disponendo che detti progetti vengano corredati da un unico piano economico-finanziario, alla cui stregua rideterminare l'entità del contributo alla Regione Lazio nel limite massimo del 40 per cento del costo totale ribassato, stabilendo nel contempo uno stanziamento pari a 465,8 milioni di euro;
dopo un primo accordo nel novembre 2006 presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il 4 marzo 2008 viene costituita la società "Autostrade del Lazio", che sostituisce definitivamente la Regione per il compimento di tutte le attività ad essa affidate;
con nuova delibera CIPE n. 55/2008 è stato statuito che il soggetto aggiudicatore del "corridoio tirrenico meridionale" e della bretella Cisterna-Valmontone è Autostrade del Lazio, mentre la successiva delibera CIPE n. 88/2010 ha assegnato i fondi statali e ribadito l'entità del progetto;
con riguardo ai costi, risulta che l'obiettivo di Autostrade per il Lazio è stato di reperire sul mercato, tramite ricorso alla finanza privata, un importo pari ad almeno il 60 per cento delle risorse finanziarie necessarie alla copertura del costo dell'intervento, del valore di 2.728 milioni di euro;
le delibere CIPE di approvazione dell'intervento hanno, infatti, fissato l'entità del contributo pubblico per la realizzazione dell'opera nel limite massimo del 40 per cento del costo totale dell'investimento;
si evince che il contributo pubblico può andare ben oltre i 465 milioni di euro, fermo restando che una minima parte è stata già garantita e spesa per la progettazione;
in data 26 agosto 2011 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 198, la deliberazione 18 novembre 2010 recante il programma delle infrastrutture strategiche (ai sensi della legge n. 443 del 2001), nonché l'approvazione del progetto definitivo Roma-Latina nord e Cisterna-Valmontone, oltre ai progetti definitivi e preliminari di opere connesse;
la gara ad evidenza pubblica è stata aggiudicata in data 19 dicembre 2016 ma successivamente annullata dalla giustizia amministrativa, con prima pronuncia del Tribunale amministrativo regionale e successivamente confermata dal Consiglio di Stato; attualmente il contenzioso legale avviato dalle parti in gara non sembra essere ancora giunto a conclusione;
come segnalato all'interrogante, sembrerebbe esservi la possibilità di un ulteriore stanziamento pubblico integrando la dotazione finanziaria dell'opera di circa 200 milioni di euro rispetto ai contributi pubblici a fondo perduto, assegnati con delibera CIPE n. 50/2004, pari a 468,4 milioni di euro e destinati all'abbattimento del costo iniziale dell'intervento;
appare evidente il grave ritardo in quanto tale opera, che doveva essere avviata entro il 2012, non è neanche adeguatamente agevolata rispetto alla valenza dell'intervento, anche sotto l'aspetto economico, dovendosi restringere la dotazione di fondi pubblici ad una cifra non superiore al 40 per cento del costo ribassato dell'opera, con la conseguenza di dover trovare in house o tramite project financing le restanti risorse;
a parere dell'interrogante, nell'attesa che si risolva il contenzioso amministrativo, è necessario vagliare in tempi celeri ogni possibile soluzione atta a far partire l'opera: ripetizione della gara, nuova predisposizione delle lettere di invito, realizzazione in house, e ogni altra soluzione che porti all'apertura dei cantieri,
si chiede di sapere:
come il Ministro in indirizzo intenda procedere al fine del tempestivo avvio della realizzazione dell'opera, preservando le attuali autorizzazioni acquisite;
come intenda procedere nel caso in cui la gara pubblica venga definitivamente annullata;
se sia confermata l'ulteriore dotazione di fondi del CIPE di 200 milioni di euro o se sia previsto un incremento aggiuntivo alla dotazione finanziaria iniziale di 465 milioni di euro;
come intenda procedere per scongiurare un'eventuale perenzione dei fondi già assegnati;
come intenda intervenire a supporto della Regione Lazio per assicurare la realizzazione dell'opera, anche e soprattutto nel caso in cui si dovesse procedere con la realizzazione in house.