Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02722

Atto n. 4-02722

Pubblicato il 15 gennaio 2020, nella seduta n. 181

AUGUSSORI , CALDEROLI , GRASSI , BORGHESI - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

venerdì 10 gennaio 2020 il Ministro in indirizzo ha incontrato al Viminale il presidente dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche d'Italia), Yassim Lafram, assieme ad alcuni membri della direzione nazionale;

i contenuti dell'incontro non sono stati resi noti e sul sito dell'Ucoii ci si limita a far riferimento ad un clima disteso di collaborazione in cui sono state discusse "alcune istanze relative alla comunità islamica italiana e di competenza del dicastero". Notizie di stampa riportano che al centro del colloquio ci sarebbe stata l'annosa questione dell'intesa e le esigenze dei luoghi di culto islamici;

si auspica che fra gli argomenti discussi ci sia stato anche l'avvio di un percorso per arginare l'allarmante crescita nel nostro Paese del numero di centri islamici e moschee abusivi e per impedire che all'interno di alcune comunità islamiche si annidi la presenza di gruppi eversivi e che in occasione di funzioni religiose o di semplici incontri associativi venga predicato l'odio nei confronti della cultura occidentale;

in merito a questo incontro, che potrebbe far presagire la ripresa di un dialogo tra i musulmani in Italia e le istituzioni dello Stato, sorgono alcune perplessità: prima fra tutti che sul sito del Ministero non ci sia traccia di un comunicato stampa che faccia menzione dell'incontro e in secondo luogo, ma non certo per importanza, che il Ministro abbia deciso di incontrare i membri dell'Ucoii separatamente dai rappresentanti delle altre numerose comunità islamiche d'Italia, che pure hanno siglato il patto "Stato-Islam" nel 2017;

una certa preoccupazione si esprime per il fatto che diversi studiosi, come riportato anche da Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni), hanno rilevato che "Fra le moschee che fanno capo all'Ucoii (...) numerose sono quelle i cui dirigenti in qualche modo si ispirano all'ideologia dei Fratelli Musulmani", e per il fatto che l'attuale presidente dell'Ucoii nel 2014 aveva definito come "persona modesta le cui parole rinfrescano il cuore" il predicatore islamista radicale Aid al-Qarni, che in passato aveva pubblicamente espresso il suo pensiero: "Prego Allah che faccia cadere i nemici nelle loro stesse trappole, che distrugga gli ebrei e chi li aiuta tra cristiani e comunisti e che li trasformi nel bottino di guerra dei musulmani. Ben venga il jihad, il sacrificio e la resistenza contro gli occupanti in Iraq (...) le gole devono essere tagliate, i crani infranti e questa è la via verso la vittoria";

è necessario ribadire come non vi potrà mai essere integrazione senza la preventiva accettazione da parte di tutta la comunità islamica del principio fondamentale della separazione inequivocabile tra la sfera laica e quella religiosa e delle normative vigenti in materia di libertà individuale e di pensiero, dell'obbligo scolastico, dell'autodeterminazione e dell'uguaglianza formale di tutti i cittadini davanti alla legge, dello status giuridico o religioso delle donne, del rispetto del diritto di famiglia e dell'istituto del matrimonio, dei minori e dei non credenti e il trattamento degli animali,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga importante rendere noti i contenuti dell'incontro avvenuto presso il Viminale, sia in un'ottica di trasparenza nei confronti delle altre comunità islamiche d'Italia, che hanno siglato un accordo con lo Stato, sia in un'ottica di rispetto nei confronti della cittadinanza che ha il diritto di conoscere quali azioni il Governo stia compiendo per arginare l'allarmante crescita nel nostro Paese del numero di centri islamici e moschee abusivi, scongiurando l'annidarsi di gruppi eversivi e di predicatori di odio nei confronti della nostra cultura.