Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06865
Azioni disponibili
Atto n. 4-06865
Pubblicato il 26 maggio 2004
Seduta n. 613
MALABARBA. - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
da tempo nella provincia di Pavia e, in particolare, nel capoluogo sono in atto una serie di provocazioni innescate da elementi nazifascisti che fanno capo a Forza Nuova e al Fronte Veneto Skinheads;
si sono verificati episodi gravi, quali pestaggi e aggressioni contro giovani di sinistra; sono stati esibiti in più occasioni simboli nazifascisti e messe in atto provocazioni contro le celebrazioni del 25 aprile;
il fatto più eclatante è avvenuto il 28 marzo 2003; in quella occasione era in corso un dibattito al centro sociale autogestito " Il Barattolo" di Pavia con la presenza di esponenti di partiti ed associazioni. Un gruppo di nazisti faceva esplodere una bomba carta e tentava un assalto alla sede del centro sociale. Gli aggressori venivano fermati ai cancelli dai militanti di sinistra; poi si scontravano con i quattro agenti di polizia presenti sul posto;
in quell'occasione, inoltre, veniva bloccata dagli esponenti nazifascisti l'auto di Mauro Vanetti, coordinatore dei Giovani Comunisti. I nazifascisti danneggiavano l'automobile e picchiavano una passeggera dell'auto;
a seguito degli episodi sopra esposti la magistratura ha condannato (in prima istanza con una sentenza del Tribunale di Pavia il 12 maggio 2004) il gruppo di nazifascisti ad un anno ed un anno e mezzo di reclusione. La seconda istanza del processo proseguirà il 4 novembre prossimo;
in occasione del processo del 12 maggio 2004 le forze democratiche ed antifasciste avevano chiesto di poter effettuare un presidio nella Piazza del Tribunale. Il questore di Pavia vietò lo svolgimento del presidio democratico di fronte al tribunale (spostandolo lontano) e poi, cosa gravissima, concesse la Piazza del Tribunale ai nazifascisti;
di fronte alle proteste di un vasto arco di forze democratiche, dei sindacati, del Presidente del Comitato Antifascista, del Sindaco di Pavia, che chiedevano che fosse vietata la manifestazione nazifascista, il questore si giustificava adducendo la motivazione di una presunta "questione di precedenza" e sosteneva il fatto di non aver a sua disposizione degli strumenti giuridici per impedire il presidio nazifascista. Per la mattina del 12 maggio in Piazza del Tribunale veniva predisposta una sorta di "linea rossa" con la presenza di un vasto schieramento di polizia in assetto antisommossa,
si chiede di sapere:
se non si ritenga che l'atteggiamento del Questore di Pavia favorisca oggettivamente l'azione dei gruppi nazifascisti;
se e quali provvedimenti si intenda intraprendere per reprimere l'attività dei gruppi nazifascisti in provincia di Pavia;
se non si ritenga opportuno intervenire sulle autorità locali di polizia per disporre una stretta applicazione della legge Mancino e in particolare di ciò che prescrive per lo scioglimento dei gruppi che si ispirano al razzismo, al fascismo, al nazismo;
se non si ritenga che il Questore di Pavia abbia violato i principi antifascisti della Carta Costituzionale e che vi siano tutti gli elementi per rimuoverlo dall'attuale incarico.