Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02424

Atto n. 4-02424

Pubblicato il 5 novembre 2019, nella seduta n. 162

PAPATHEU - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

dall'ultima indagine condotta dal Censis sui dati relativi al fatturato del mercato del falso in Italia emerge come la contraffazione sia una piaga che continua a mietere numerose vittime tra gli operatori economici italiani e priva le casse dello Stato di risorse fondamentali, rappresentando di riflesso anche un segmento significativo dell'evasione presente nel Paese. Secondo l'istituto, infatti, il giro d'affari della contraffazione nel nostro Paese è cresciuto del 3,4 per cento rispetto al 2015 e il fatturato di questo mercato parallelo si aggira attorno ai 7,2 miliardi di euro. Il rapporto stima, inoltre, che a causa del commercio illegale delle merci l'erario perda circa 1,7 miliardi di euro, calcolando sia le imposte dirette sulle imprese e sul lavoro sia l'Iva sui prodotti. Se poi si considera il danno causato anche ad altri settori dell'economia, i mancati introiti per il fisco salgono a 5,9 miliardi di euro, quasi il 2,3 per cento del totale delle entrate sulle stesse imposte;

si tratta di un quadro allarmante nel quale non vi è soltanto un problema di mancato gettito, che comunque comporta meno risorse da investire per i servizi essenziali del nostro Paese. Il Censis stima, infatti, che il mercato del falso incide in termini fortemente negativi anche sull'occupazione, dato che la produzione e la commercializzazione dello stesso volume di prodotti all'interno dell'economia legale significherebbe avere oltre 100.000 posti di lavoro in più. Inoltre, proprio la commercializzazione di questi prodotti si avvale di un sistema rodato di spedizioni clandestine, rivendite non autorizzate nei luoghi più impensati, spesso pericolosi, e traffici che frequentemente si affiancano a situazioni criminali. A una rete sotterranea così articolata si contrappone un livello di allerta e monitoraggio sempre più capillare da parte delle forze dell'ordine;

nel 2018 l'Agenzia delle dogane e nei monopoli, insieme alla Guardia di finanza, ha effettuato circa 13.638 sequestri, per un totale di quasi 31,7 milioni di prodotti. Permangono molteplici casi di truffe causate dal mercato del falso spesso nemmeno denunciate dalle vittime per il timore di ritorsioni;

tra le categorie di merci più contraffatte c'è l'abbigliamento, che insieme a calzature e accessori è quasi il 33,1 per cento del totale del mercato del falso e vale circa 2,4 miliardi di euro. Ci sono poi i materiali audio e video, con un valore di 2 miliardi, pari al 27,6 per cento del totale, ma è in aumento anche la contraffazione dei cellulari e di altri beni tecnologici (oggi al 11,3 per cento del totale). Ma il 14,5 per cento di questo mercato è costituito dai prodotti alimentari, con i relativi danni commerciali e d'immagine per i prodotti delle filiere Igp e Dop stimabili attorno a un miliardo di euro,

si chiede di sapere quali urgenti misure i Ministri in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, intendano porre in essere al fine di contrastare in termini incisivi il grave fenomeno, che rappresenta una grave piaga per gli operatori economici italiani e un vulnus per le casse dello Stato.