Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02129
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Atto n. 4-02129
Pubblicato il 9 settembre 2019, nella seduta n. 147
AIMI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute, della giustizia e per le disabilità e la famiglia. -
Premesso che:
nell'ambito delle ormai tristemente note vicende relative all'inchiesta "Angeli e demoni", è emersa, a mezzo stampa, l'apertura di un ulteriore filone di indagine nel modenese, a seguito della quale sono risultate indagate altre due professioniste, tra cui anche la responsabile del servizio minori dell'Unione Comuni area Nord;
l'accusa per le citate professioniste è quella di abuso d'ufficio: ad essere interessata da questo nuovo filone di indagine è anche Nadia Bolognini, psicologa già indagata ed agli arresti domiciliari;
a seguito di un accesso agli atti del consigliere provinciale Antonio Platis e del consigliere dell'Unione Mauro Neri, è emerso che l'Unione area Nord aveva conferito una sorta di incarico "mascherato" alla Bolognini, nonostante la psicologa fosse già agli arresti domiciliari. Tale incarico era conferito attraverso la casa famiglia "Madamadoré", per una bambina di Mirandola data in affido;
la determina di affidamento dell'incarico era infatti datata 3 luglio 2019. In altre parole, nonostante l'inchiesta, i servizi sociali dell'Unione parevano autorizzare la richiesta della casa famiglia di proseguire il percorso di psicoterapia per la minore, impegnando una spesa di 510 euro mensili per due sedute da 90 minuti (circa 170 euro all'ora). La comunità dava inoltre disponibilità a fare da intermediaria per il pagamento della retta, evidenziando un aumento della retta giornaliera per l'affido della minore da 110 euro a 127. Successivamente, l'amministrazione comunale si è affrettata a ribadire che l'incarico era già stato revocato;
a mezzo stampa si apprende inoltre di una e-mail interna alla onlus "Hansel e Gretel" (coinvolta nell'inchiesta) con cui si decideva di aumentare i prezzi delle consulenze. A Mirandola, in particolare, la psicologa Bolognini aveva nel 2018 un compenso di 135 euro all'ora, mentre con la determina citata il compenso passava a 170 euro;
la storia della minore è stata dettagliatamente raccontata in un articolo di stampa (quotidiano "La Verità" del 2 agosto 2019). La bambina, presa in carico dai servizi sociali nel 2011, viene affidata nel 2013 alla comunità Madamadoré. A firmare la determina è la responsabile dei servizi sociali, il cui nome era già emerso nel corso dell'inchiesta giornalistica "Veleno" sui presunti "Diavoli della Bassa". La minore viene affidata dunque alla comunità gestita dai coniugi Paolo Dioni e Romina Sani Brenelli. Quest'ultima è risultata essere allieva di Claudio Foti (coinvolto nell'inchiesta "Angeli e demoni") del master in "Gestione e sviluppo delle risorse emotive". Nel 2016 la Sani invia una e-mail ai servizi sociali, affermando che la minore ha bisogno di essere seguita costantemente da un centro specializzato. Pertanto, viene inviata a Bibbiano, nel centro "La Cura", a 135 euro all'ora per seduta. A questo punto sorge più di un dubbio su tale scelta, in particolare sulle motivazioni per le quali i servizi sociali si siano direttamente affidati a tale centro invece che al Servizio sanitario regionale. Nell'articolo di stampa si afferma che "è solo dal 2017 - cioè da quando inizia la terapia con Nadia Bolognini - che la ragazzina comincia a raccontare di abusi sessuali seriali. (…) Eppure tra il 2011 e il 2018, psicologi e neuropsichiatri dell'Asl hanno visitato la ragazza e non hanno mai trovato tracce di violenza sessuale";
per la gestione della minore sono arrivati dall'Unione dei Comuni area Nord alla onlus della Sani in totale circa 270.000 euro,
si chiede di sapere:
se risultino ai Ministri in indirizzo le vicende descritte e se intendano acquisire elementi conoscitivi al riguardo o avviare verifiche di competenza;
se risulti che gli affidamenti diretti alle case famiglia dell'Unione area Nord erano, in qualche modo, legati alla rete del CISMAI (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia) e se, anche a tal riguardo, intendano avviare verifiche onde appurare eventuali legami o intrecci con le vicende oggetto delle inchieste tuttora aperte;
se intendano avviare verifiche di competenza per chiarire perché, dal 2017, la Giunta dell'Unione a guida Pd aveva scelto, unica in tutta l'Emilia-Romagna, di andare a Bibbiano per le cure di psicoterapia della minore e per verificare la regolarità di tanti e tali affidamenti diretti che sembrano violare la normativa sull'affidamento degli incarichi.