Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06831

Atto n. 4-06831

Pubblicato il 20 maggio 2004
Seduta n. 611

VALLONE. - Ai Ministri delle attività produttive e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

il costo della vita negli ultimi due anni ha raggiunto livelli insopportabili, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie;

allo scopo di contenere il deficit e rispettare i parametri europei, il Governo effettuava tagli dell’ordine del dieci per cento - ed in taluni casi del trenta per cento - ai trasferimenti erariali a comuni ed enti locali, i quali si vedono costretti ad aumentare la fiscalità locale che, a sua volta, ricade pesantemente sui bilanci familiari;

il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie ha subìto un significativo arretramento, anche a causa del rincaro delle tariffe assicurative, le quali, invece di ridursi per effetto della diminuita incidentalità ascrivibile all’introduzione della “patente a punti” (legge 1° agosto 2003, n. 214, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151) e alle “domeniche ecologiche” di numerosi comuni italiani, continuavano ad aumentare di circa il cinque per cento nel corso del 2003;

all’aumento di tali tariffe contribuiva la protezione che il Governo riservava al cartello delle compagnie assicurative, peraltro sanzionate dall’Antitrust in quanto non rispettose delle regole sulla concorrenza nel ramo RC Auto, oltre che “graziate” dai - per loro - benefici effetti della legge 7 aprile 2003, n. 63, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 febbraio 2003, n. 18 (cosiddetta “legge salvacompagnie”);

il Ministero delle attività produttive, al quale è demandato il compito di vigilare - anche tramite l’ISVAP - sulle compagnie assicurative, si distingueva per la politica protezionistica a favore di tali imprese e a totale danno degli assicurati,

si chiede di conoscere:

se corrisponda al vero che la Direzione Generale del Ministero delle attività produttive abbia effettivamente impegnato circa 450.000 euro per produrre degli spot pubblicitari televisivi;

nell’ipotesi affermativa, da quale capitolo di bilancio del Ministero suddetto si siano reperite le risorse finanziarie necessarie per stipulare un contratto con la Direzione Generale della RAI-Radio Televisione Italiana;

se non si ritenga che ciò, qualora corrispondesse al vero, costituisca un episodio isolato o una linea politica consolidata del Governo, volta a promuovere le attività dei vari Ministri sulle reti della televisione pubblica;

nell’ipotesi in cui la realizzazione di spot televisivi fosse una prassi consolidata, come i Ministri in indirizzo intendano giustificarla a fronte dei tagli imposti dal Governo agli stanziamenti nel settore della ricerca (che portano il nostro Paese ad essere il “fanalino di coda” in Europa), del welfare, della sanità e dell’istruzione.