Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06828

Atto n. 4-06828

Pubblicato il 20 maggio 2004
Seduta n. 611

MANZIONE. - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il problema della sicurezza a Salerno sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, tanto è vero che tutti gli organi di informazione locali ("Il Mattino", "Il Corriere del Mezzogiorno", "La Città", "Il Salernitano" e "Cronache del Mezzogiorno") sono costretti, più volte dell'arco di ogni settimana, ad aprire "in prima pagina" con inquietanti avvenimenti che testimoniano la totale libertà della criminalità locale, organizzata e non, di realizzare le più incredibili aggressioni (furti, rapine, scippi, incendi dolosi etc.) in danno della comunità salernitana;

la situazione locale è così degenerata ed il senso di sfiducia nelle istituzioni è così alto che, da alcuni mesi e con una frequenza sempre maggiore, sono state messe in campo dai cittadini salernitani molte forme di "autodifesa civica", costituendo numerosi comitati di quartiere che mettono la sicurezza al primo posto fra le emergenze da affrontare "autonomamente";

molte associazioni di categoria, poi, ad iniziare dai commercianti e dagli artigiani, stanno valutando l'ipotesi di rafforzare "strumenti di autotutela" non avendo ottenuto convincenti e tranquillizzanti risposte dagli organismi istituzionali preposti alla sicurezza ed all'ordine pubblico;

le modalità adoperate per eseguire alcuni furti (ripetuti sfondamenti di vetrine in pieno centro utilizzando le autovetture come "teste d'ariete", ad esempio) suonano, poi, come una autentica sfida alle istituzioni, sempre più incapaci di offrire una risposta adeguata, e, nello stesso tempo, lasciano intendere che è preferibile chiedere ad altri la protezione (il pericolo "estorsioni" è molto elevato);

appare altresì evidente che questo prototipo di aggressione violenta ed incontrollata genera, poi, un modello che viene emulato liberamente dalla "microcriminalità", anche in ragione della sostanziale impunità che purtroppo deve essere registrata, senza considerare, inoltre, che molti episodi violenti vengono tenuti debitamente nascosti per evitare ulteriori situazioni di allarme nell'opinione pubblica;

il quadro locale, così tracciato a grandi linee, deve essere opportunamente ricalibrato in un contesto provinciale ed extraprovinciale più ampio, che vede sul territorio nuovi momenti riorganizzativi dei vari clan della criminalità organizzata, da sempre attenta al fenomeno dell'usura ed al conseguente "acquisto" delle attività commerciali in difficoltà;

in questa situazione così magmatica e delicata, dobbiamo poi registrare che alcuni responsabili istituzionali preferiscono ancora parlare di "riduzione statistica di alcuni reati del 20%", pur indicando ai commercianti come strada maestra quella di "aumentare gli strumenti di autodifesa singoli", o che bisogna denunciare i commercianti che accusano la polizia di intempestività o di incapacità;

concretamente, dal 1° gennaio al 31 marzo dell'anno corrente, ad esempio, seconde le stime pubblicate dal quotidiano "La Città", sarebbero stati commessi 41 furti nelle abitazioni in città, a volte di notte e con i proprietari "addormentati"; questo dato, opportunamente rielaborato, per tenere conto delle denunce non presentate, lascia intendere come a Salerno venga commesso quasi un furto al giorno in abitazioni,

si chiede di conoscere:

se corrisponda al vero la situazione enunciata in premessa;

se la responsabilità debba essere attribuita alla cronica carenza di risorse (umane e materiali) o se invece debba essere riconducibile ad una inefficace gestione collegata ad un cattivo coordinamento delle forze dell'ordine;

se e quali urgenti provvedimenti si intenda adottare per porre rimedio ad una situazione in continuo degrado che, fra l'altro, determina demotivazione e sfiducia anche all'interno delle stesse forze dell'ordine;

ove venisse riscontrato che l'impossibilità di garantire un livello accettabile di "sicurezza" debba essere ricondotta quasi esclusivamente ad una "carenza di organici", se non si ritenga conveniente valutare l'opportunità di utilizzare l'esercito (come già fatto per emergenze in altre città quali Napoli e Lecce) per compiti di vigilanza generici o per compiti amministrativi, consentendo così l'impiego di tutte le forze dell'ordine per interventi di contrasto alla criminalità;

diversamente, ove le difficoltà segnalate fossero invece riconducibili a specifiche responsabilità gestionali, se non si ritenga necessario adottare scelte consequenziali.