Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01993

Atto n. 4-01993

Pubblicato il 18 luglio 2019, nella seduta n. 135

PAZZAGLINI - Al Ministro della salute. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

con determina del direttore dell'Area vasta n. 4 di Fermo, n. 410/AV4 del 5 giugno 2018, veniva emesso avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di direttore medico di struttura complessa - disciplina chirurgia generale;

con successive determine n. 709/Av4 del 22 ottobre 2018 e n. 81/AV4 del 31 gennaio 2019 venivano rispettivamente ammessi i candidati e nominata la Commissione per l'espletamento della procedura per il conferimento di un incarico quinquennale con esplicito riferimento all'incarico direttore medico di Struttura complessa di pediatria (quando in realtà il bando atteneva alla Struttura complessa di chirurgia);

con atto intitolato relazione sintetica del 28 marzo 2019, la Commissione individuava una "terna di candidati che verrà formalmente trasmessa al Direttore di Area Vasta n. 4";

con provvedimento amministrativo del 29 marzo 2019, il direttore dell'Area vasta n. 4 modificava, a proprio nome e di sua sponte, la suddetta "relazione sintetica" della Commissione, correggendo le generalità del nome sorteggiato per la nomina a presidente, rispetto a quello riportato nell'atto pubblico dalla Commissione stessa e di fatto alterando l'atto pubblico redatto dalla Commissione cui, semmai, competeva ogni facoltà di modifica;

la normativa di riferimento per il conferimento degli incarichi di struttura complessa per la dirigenza medica è contenuta negli indirizzi forniti dalla Giunta della Regione Marche, con delibera n. 1.503 del 4 novembre 2013, in base ai quali nella formazione del bando si è tenuto conto del fabbisogno definito dal "Direttore Generale dell'Azienda e dal Direttore dell'Area Vasta" (par. 1-Definizione del fabbisogno), distinguendo i due profili oggettivo e soggettivo;

la Commissione, pertanto, è chiamata ad accertare "l'idoneità dei candidati sulla base del colloquio e della valutazione del curriculum professionale";

alla luce dei criteri valutativi stabiliti dalla legge e dal bando, risulta documentalmente provato che uno dei candidati soddisfaceva a pieno il fabbisogno oggettivo e soggettivo ricercato dal direttore generale dell'Azienda e dal direttore dell'Area vasta per la copertura dell'incarico a concorso, mentre il conferimento dell'incarico di direttore medico di Struttura complessa di Chirurgia ad altro candidato sembra rispondere a criteri di pura discrezionalità, ponendo dubbi sulla legittimità del conferimento;

pochi giorni dopo, lo stesso candidato otteneva dalla Commissione dell'area vasta n.4 di Fermo una valutazione del tutto diversa, sempre nell'ambito dello stesso Ente ASUR Marche, che evidentemente adottava un metro di valutazione completamente diverso, sebbene nella Commissione esaminatrice abbia fatto parte uno stesso esaminatore;

il candidato poi risultato vincitore, quindi, otteneva una lievitazione del punteggio curriculare in misura pari al doppio di quello assegnatogli qualche giorno prima nel concorso a Macerata dalla stessa struttura aziendale sanitaria e da una Commissione parzialmente identica (per cui "La modesta casistica operatoria" diventava "buona casistica operatoria, sia programmata, che in urgenza"),

si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per ristabilire la tutela dell'interesse pubblico alla imparziale gestione delle strutture sanitarie.