Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01009
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Atto n. 3-01009 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 11 luglio 2019, nella seduta n. 132
PEROSINO , BERNINI , PICHETTO FRATIN , TIRABOSCHI , FERRO , FANTETTI , ALDERISI , MALLEGNI , DAMIANI , CAUSIN , GALLONE , MASINI , FLORIS , VITALI , MODENA , SCIASCIA , MOLES - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
in data 18 ottobre 2018 si è svolta la prova scritta del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici bandito nella Gazzetta Ufficiale del 24 novembre 2017, n. 90, IV serie speciale;
avverso il decreto della Direzione generale per il personale scolastico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 395 del 27 marzo 2019, cui è stato allegato l'elenco degli ammessi, è stato proposto ricorso giurisdizionale al TAR Lazio;
in data 2 luglio 2019, la sezione terza bis del TAR del Lazio ha emesso una sentenza con la quale è stata annullata l'intera procedura concorsuale per il reclutamento di nuovi dirigenti scolastici;
la motivazione addotta, una volta rigettate tutte le rimanenti istanze dei legali di parte, riguarderebbe la presunta irregolare presenza di tre commissari in occasione della riunione plenaria del 25 gennaio 2019, convocata al fine di procedere all'approvazione della griglia valutativa da impiegare per la correzione della prova scritta;
tale partecipazione, in compresenza con oltre altri 100 commissari, avrebbe determinato la nullità di tutti i successivi atti amministrativi della selezione;
avverso la sentenza emessa dal TAR del Lazio, il Ministero e l'Avvocatura dello Stato hanno subito presentato l'appello al Consiglio di Stato al fine di chiedere la sospensiva d'urgenza e non compromettere la procedura concorsuale;
la sentenza impugnata, che prevede l'annullamento della prova scritta e il conseguente arresto dei colloqui orali, implicherebbe la necessità di far ripetere la prova ai 9000 candidati ammessi, mentre rimarrebbero invariati i risultati della prova preselettiva;
è di tutta evidenza che la sentenza del TAR del Lazio penalizza non solo quei docenti che hanno con pieno merito e nel totale rispetto delle regole superato le tre difficili prove previste, ma soprattutto l'intero sistema scolastico italiano, già da anni al collasso a causa dell'annoso fenomeno delle reggenze;
a parere degli interroganti, al di là di un'auspicata sospensione della sentenza da parte del Consiglio di Stato, sarebbe opportuna una soluzione definitiva della situazione,
si chiede di sapere quali misure urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di salvaguardare la procedura concorsuale e garantire tutela ai docenti che hanno superato le prove selettive.