Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01001
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Atto n. 3-01001
Pubblicato il 10 luglio 2019, nella seduta n. 131
BERNINI , MALAN , FERRO , DE SIANO , BARACHINI , BARBONI , BIASOTTI , GALLIANI , PAROLI , RONZULLI , TIRABOSCHI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
in data 14 agosto 2018, il crollo del "ponte Morandi" di Genova ha sollevato l'attenzione sulla società Atlantia SpA, concessionaria dell'autostrada A10;
a seguito di quel tragico evento, il Ministro in indirizzo si era spinto a sostenere l'opportunità di revocare le concessioni autostradali all'importante colosso industriale, qualora fossero emerse inadempienze contrattuali;
sabato 6 luglio 2019, il Ministro avrebbe rilasciato in merito al lavoro svolto dalla commissione istituita presso il Ministero le seguenti dichiarazioni: "venerdì sera è arrivato il parere degli esperti in supporto al Mit. Da quello che emerge, possiamo iniziare a dire che c'è stata una grave inadempienza";
secondo fonti di stampa, il rapporto della commissione degli esperti sottolineerebbe che alcune clausole della convenzione prevedono risarcimenti in caso di risoluzione anticipata e che pertanto non si può escludere che Aspi SpA, Autostrade per l'Italia, società partecipata da Atlantia, li ottenga;
il gruppo autostradale in una nota avrebbe dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione riguardo al procedimento in corso e di aver appreso solo da notizie di stampa dell'esistenza e dei contenuti della relazione della commissione ministeriale;
da tali anticipazioni, prosegue la nota, "non sembrerebbe emergere alcun grave inadempimento agli obblighi di manutenzione ai sensi del contratto di concessione. Peraltro, la presunta violazione dell'obbligo di custodia, di cui all'art. 1177 del codice civile, costituirebbe un addebito erroneo ed inapplicabile al caso di specie, trattandosi di una infrastruttura che sarà restituita allo Stato al termine della concessione, per effetto della sua ricostruzione affidata dal Commissario per Genova ed interamente finanziata da Aspi";
al fine di ristabilire un corretto quadro informativo, nella nota di Autostrade per l'Italia, viene specificato che i termini della convenzione "prevedono, nella denegata ipotesi di revoca, il pagamento di un cosiddetto indennizzo che corrisponde al giusto valore della concessione, secondo i criteri contrattualmente previsti. La sussistenza di tale obbligo di indennizzo, come riportato dalla stampa, è confermata anche dalla stessa relazione della Commissione";
il rischio di una deriva giustizialista, che non distingua attentamente le responsabilità della società concessionaria a seguito del tragico evento dal servizio pubblico che la stessa offre, rischia di portare il nostro Paese ad un "black out" infrastrutturale con evidenti negative ricadute economiche;
è, inoltre, ancora aperta la questione attinente al salvataggio della compagnia di bandiera "Alitalia" sulla quale la stessa Atlantia, nei mesi scorsi, aveva manifestato il suo interesse per un ipotetico piano di investimento insieme ad altri partner azionari,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda procedere con la revoca delle concessioni, con le evidenti ricadute economiche che la stessa comporterebbe;
quando ritenga di rendere noto al Parlamento il lavoro svolto dalla commissione citata in premessa;
se non ritenga di fornire, per quanto di competenza, chiarimenti in merito al coinvolgimento di Atlantia nel rilancio nella compagnia di bandiera Alitalia.