Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06797

Atto n. 4-06797

Pubblicato il 18 maggio 2004
Seduta n. 606

PAGLIARULO, MARINO, MUZIO. - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'interno. -

Premesso che:

è stata predisposta e consegnata nelle scorse settimane a tutte le scuole di Trieste una certa quantità di materiale preparato da una locale associazione denominata “Comitato Tricolore Trieste” a fini evidentemente pedagogici;

fra tali materiali era presente un foglio con una cronologia, definito “Note storiche a cura della Lega Nazionale” ;

in tali note storiche si ricordano una serie di date e di eventi significativi, per gli autori, attinenti sia alla storia di Trieste che alla storia d¹Italia;

tale cronologia inizia con la nascita del Regno d¹Italia (febbraio-marzo 1861) e termina con la formazione dei nuovi Stati di Slovenia, Croazia e Serbia (1991),

gli interroganti chiedono di sapere:

per quale motivo nelle summenzionate note storiche non ci sia alcun riferimento ad una serie di episodi ed eventi di grande rilevanza storica come per esempio la costituzione del campo di sterminio della Risiera di San Sabba, l’occupazione della Jugoslavia da parte dell¹Italia fascista nel 1941 e le terrificanti atrocità dell'esercito e dei fascisti nei territori occupati, l’occupazione dei nazisti di Trieste, la costituzione del territorio della Venezia Giulia occupato dai nazisti come Adriatisches Kunstenland, il ruolo speciale del territorio della Adriatisches Kunstenland nell'organizzazione e nell’invio di convogli ferroviari verso i campi di sterminio, l’esodo degli sloveni e dei croati dalla Venezia Giulia, la particolare attività antiebraica promossa e organizzata dai fascisti a Trieste in specie dal 1941 al 1943, la promulgazione delle leggi razziali da parte del fascismo ed in particolare il più duro discorso svolto da Mussolini contro quello da lui definito come “ebraismo mondiale” proprio a Trieste il 16 settembre 1938, la Resistenza contro il nazifascismo in generale e in particolare a Trieste;

se sia vero, come riportato da un quotidiano nazionale, che il Presidente della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini, abbia specificato che tali “note storiche” sono “³solo integrazione ai libri di testo” e se non si ritenga che tale motivazione sia priva di fondamento, sia perché sovente i libri di testo trascurano tutta la storia della Venezia Giulia e non solo gli specifici eventi ricordati dalle “note storiche”, sia perché molte delle date ricordate nelle note storiche sono viceversa presenti in tutti i libri di testo, come per esempio il 1861 (nascita del Regno d¹Italia), il 1866 (terza guerra di indipendenza), il 1870 (la conquista di Roma), il 1914 (lo scoppio della prima guerra mondiale);

se i Ministri in indirizzo non ritengano che tali “note storiche”, nelle loro omissioni e nella loro tendenziosità, costituiscano una lettura parziale e faziosa delle vicende del Paese e della storia di Trieste, quanto mai tragica, e perciò bisognosa di una riflessione e di una informazione ispirata al massimo equilibrio e al massimo senso di responsabilità;

se non ritengano che per tale motivo la distribuzione delle “note storiche” agli studenti sia stata sbagliata, inopportuna e gravemente lesiva di un corretto profilo della storia del Paese e della storia della città;

cosa intendano fare i Ministri in indirizzo per evitare che a Trieste o in altri luoghi dell¹Italia possano ripetersi episodi gravi e deprecabili come quello avvenuto a Trieste tramite la distribuzione di tali “note storiche”.