Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01730

Atto n. 4-01730

Pubblicato il 30 maggio 2019, nella seduta n. 116

CASTALDI , ORTIS , TAVERNA , GUIDOLIN , COLTORTI , DONNO , LANNUTTI , MOLLAME , CORRADO , ROMANO , GAUDIANO , ANASTASI , LEONE , VACCARO , TURCO , DI GIROLAMO , FERRARA - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

un rogo divampato in una struttura del complesso sanitario "villa Serena" a Città Sant'Angelo (Pescara), il 21 maggio 2019, ha causato la morte di due pazienti psichiatrici entrambi non deambulanti: un 52enne nato a Vasto e un 63enne di Roccamontepiano, in provincia di Chieti. I pazienti si trovavano nella struttura indipendente rispetto al complesso principale della clinica, distante quasi un chilometro e denominata "Armonia" quando, intorno alle ore 21.10, ha avuto origine l'incendio nella stanza dove risiedevano;

secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera" sull'incendio, in un articolo a firma di Nicola Catenaro: "Al momento si esclude l'origine dolosa, anche perché gli occupanti della stanza erano a letto e forse già dormivano del tutto ignari di quello che stava accadendo";

sottolineando che tra le ipotesi delle cause, al vaglio degli inquirenti e delle squadre speciali dei vigili del fuoco intervenute per investigare, ci sono diverse supposizioni (tra le quali secondo alcuni quotidiani on line "una sigaretta sfuggita di mano a qualcuno"), si evidenzia che ad oggi non ci sono indagati e nel fascicolo aperto dalla Procura di Pescara, a carico di ignoti, si ipotizzano i reati di omicidio colposo e incendio colposo;

stando a quanto previsto dalla carta dei servizi edizione 2018 di villa Serena, punto 7.3," Villa Serena è un istituto libero dal fumo. È assolutamente vietato fumare nella struttura, in tutti gli ambienti interni e pertinenze esterne";

al punto 8, rubricato "Obiettivi standard di qualità, impegni e programmi", si legge altresì che: "La Casa di Cura garantisce la sicurezza dei propri utenti attraverso una corretta gestione dell'organizzazione del lavoro, della qualità dei servizi, della sicurezza degli impianti e della tutela dell'igiene ambientale", che in "Tutte le Aree della Casa di Cura sono dotate di rilevazione fumo" e che "La casa di Cura mantiene i requisiti richiesti dall'accreditamento regionale";

considerato che:

secondo l'agenzia di stampa "Ansa", la Regione Abruzzo ha inviato presso la struttura gli ispettori "per acquisire ogni elemento utile a verificare il rispetto delle prescrizioni amministrative e di sicurezza";

come si può leggere sul sito della clinica "Villa Serena è una struttura sanitaria privata, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, che offre prestazioni ospedaliere, ambulatoriali e residenziali. (...) L'area residenziale di Villa Serena offre servizi di assistenza specializzata, riabilitazione e reinserimento sociale a pazienti anziani, disabili e pazienti affetti da varie forme di disagio mentale";

in particolare, le residenze sanitarie psicoriabilitative sono "strutture dedicate alla riabilitazione psichiatrica attraverso programmi personalizzati validati e periodicamente condivisi con il Centro di Salute Mentale di riferimento dell'utente. (...) Il servizio si rivolge a pazienti affetti da disturbi mentali, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita attraverso il recupero delle loro abilità sociali, relazionali e lavorative. Obiettivo dell'attività riabilitativa è di favorire il reinserimento sociale dei pazienti, anche attraverso il coinvolgimento della comunità locale e dei familiari", con un'équipe di assistenza "multidisciplinare formata da: medico psichiatra, tecnico della riabilitazione psichiatrica, educatore professionale, psicologo, assistente sociale, musicoterapista, infermiere professionale e personale di supporto". L'assistenza è assicurata "nell'arco delle 24 ore";

le residenze di riabilitazione psichiatrica sono 9 (tra queste la residenza "Armonia") "differenziate per livelli di cura e per contesto, in modo da rispondere ai bisogni di diverse tipologie di utenti. Ogni struttura accoglie solo un piccolo numero di pazienti, in modo da garantire un supporto personalizzato e continuativo";

considerato inoltre che:

con deliberazione della Giunta regionale n. 234 del 19 aprile 2018, la Regione Abruzzo ha deliberato gli "Adempimenti attuativi del DCA 10/2016 recante 'Riordino della Rete di Residenzialità Psichiatrica. Approvazione documento tecnico, individuazione tariffe e definizione del processo di riorganizzazione della Rete regionale Residenziale e semiresidenziale della salute mentale'", che comporta la rimodulazione della dotazione dei posti letto per i soggetti privati accreditati per prestazioni psicoriabilitative secondo le tipologie previsto dal decreto commissariale n. 10/2016 e in coerenza con gli indirizzi nazionali di cui alla Conferenza Stato-Regioni del 17 ottobre 2013;

il piano sanitario regionale 2008-2010 approvato con legge regionale n. 5 del 2008, per quanto riguarda la salute mentale, ha provveduto a "riclassificare i setting assistenziali di riabilitazione psichiatrica extra ospedaliera, individuando un fabbisogno di 4 posti letto per 10.000 abitanti",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

come intenda intervenire affinché sia verificato il rispetto di quanto stabilito dai riferimenti normativi e amministrativi indicati, facendo chiarezza su quanto accaduto, e in particolare: se i pazienti presenti nella struttura fossero in numero tale da rispettare gli standard autorizzativi, oppure in misura maggiore; se il personale impiegato fosse in numero adeguato ad assicurare il rispetto dei parametri previsti dalla legge, visto che la struttura è remunerata a "tariffa riabilitativa psichiatrica"; se la struttura fosse munita di tutte le misure di sicurezza antincendio, materassi ignifughi e ogni altro oggetto a norma;

quali siano le determinazioni che, nei limiti delle proprie attribuzioni, intenda intraprendere laddove si ravvisasse una violazione delle norme generali sanitarie e di accreditamento;

se non ritenga, nell'ambito delle proprie competenze, sollecitare la Regione Abruzzo ad attivare controlli nelle strutture psicoriabilitative presenti sul territorio regionale.