Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00103

Atto n. 1-00103

Pubblicato il 28 marzo 2019, nella seduta n. 104

NATURALE , MOLLAME , AGOSTINELLI , FATTORI , TRENTACOSTE , ABATE , LOREFICE , PUGLIA , DONNO , LOMUTI , ROMANO , LANNUTTI , ANASTASI , PELLEGRINI Marco , ACCOTO , ANGRISANI , DI MICCO , CROATTI , GALLICCHIO , TURCO

Il Senato,

premesso che:

il problema della Xylella in Puglia si riscontra a partire dall'autunno del 2013, quando alcuni olivicoltori della zona di Gallipoli (Lecce) evidenziarono una strana sintomatologia nelle piante di olivo, descrivibile come un disseccamento;

mediante una serie di ricerche, si è arrivati a delineare con certezza il collegamento tra la sintomatologia osservata e la Xylella;

la Xylella, conosciuta con il nome scientifico di Xylella fastidiosa, è un batterio che vive e si riproduce nello xilema, occludendo i vasi conduttori della pianta;

l'infezione di Xylella fastidiosa è trasferita mediante tre insetti vettori, tra i quali il più presente ed il più efficiente è la sputacchina media (Philaenus spumarius, Linneo 1758), molto presente in Europa;

a causa della sua pericolosità, la Xylella è classificata come "patogeno da quarantena" nella lista A2 della European and Mediterranean plant protection organization (EPPO);

dal 2013 al marzo 2018 sono stati registrati 11 interventi della Regione Puglia che, a seguito dell'individuazione di nuovi focolai, hanno spostato verso nord la linea di demarcazione con la zona indenne;

considerato che:

la gravità dell'epidemia in atto, congiuntamente all'enorme rischio potenziale di espansione in altre regioni del Paese, rende necessaria l'applicazione di misure di contenimento;

è indispensabile uno stretto coordinamento tra le varie istituzioni chiamate a gestire le azioni di contrasto sul territorio a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale, comunale) e con diverse funzioni (legislative, amministrative, di prevenzione, controllo, informazione, ricerca);

l'attuale sistema organizzativo degli interventi per il contrasto alla diffusione della malattia vede impegnati, a livello nazionale, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con la gestione del servizio fitosanitario centrale e coordinamento dei servizi fitosanitari regionali, mentre a livello regionale vi sono una serie di soggetti, con ruoli e attività complementari (l'osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, l'Agenzia regionale attività irrigue e forestali, ARIF, i laboratori accreditati, InnovaPuglia SpA ed il comando regione Carabinieri forestali Puglia);

attualmente non esiste un metodo per curare le piante infette da Xylella fastidiosa ed è dunque fondamentale, come ha ritenuto la comunità scientifica nel documento pubblicato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) nel gennaio 2015, intervenire sui vettori mediante un programma di lotta integrata che comprenda sia il controllo sui medesimi che la tempestiva riduzione delle sorgenti d'inoculo;

la lotta ai vettori deve privilegiare misure fitosanitarie di natura agronomica e fitoiatrica a basso impatto ambientale;

la prima azione da condurre nella lotta ai vettori consiste in un attento e puntuale monitoraggio che, nelle forme giovanili, si concretizza in un'osservazione diretta delle piante erbacee, mentre nelle forme adulte può essere svolto con retino entomologico o con trappole adesive gialle, sia sulla copertura erbacea che sulla chioma dell'olivo;

gran parte delle misure utili al controllo dei vettori sono già incluse nella legislazione nazionale;

in particolare, il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 13 febbraio 2018 recante "Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di Xylella fastidiosa (Well et al.) nel territorio della Repubblica italiana" prevede operazioni meccaniche per l'eliminazione delle piante erbacee spontanee nel periodo marzo-aprile, al fine di eliminare larga parte degli stadi giovanili degli insetti vettori, nonché interventi insetticidi per il controllo degli insetti adulti nel periodo compreso tra il mese di maggio e il mese di ottobre;

per quanto riguarda la zona indenne del territorio regionale pugliese, di cui al decreto ministeriale 18 febbraio 2016, costituita dal restante territorio della Puglia posto a nord della zona cuscinetto, nonché nel restante territorio nazionale, devono essere rafforzate le misure preventive idonee a ridurre il rischio di introduzione e diffusione del batterio mediante gli insetti vettori;

è necessario un piano di monitoraggio, che deve includere un programma di ispezioni e campionamenti, sia in zone demarcate che in zone indenni;

il monitoraggio delle piante finora realizzato dal servizio fitosanitario della Regione Puglia nelle diverse aree delimitate mette in evidenza un totale di 164.600 maglie ispezionate e una percentuale del 2 per cento di piante positive nella zona di contenimento e dello 0,1 per cento nella zona cuscinetto;

l'attività di monitoraggio, diagnosi e prevenzione non può prescindere da un potenziamento della rete di laboratori di analisi certificati sul territorio nazionale;

a tal proposito il regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, e il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, prevedono l'istituzione di laboratori nazionali ufficiali per gli organismi nocivi da quarantena;

nell'ambito del nuovo quadro normativo nazionale di riordino del servizio fitosanitario nazionale, il centro di ricerca difesa e certificazione del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA-DC) sarà individuato come istituto di riferimento nazionale per la protezione delle piante, organismo scientifico di supporto per le attività di protezione delle piante a livello nazionale e di coordinamento della rete nazionale dei laboratori di diagnostica sugli organismi nocivi delle piante;

l'ispezione e il campionamento sui territori regionali va effettuata dagli ispettori o agenti fitosanitari o da personale tecnico adeguatamente formato e specificamente incaricato dal servizio fitosanitario regionale;

ogni squadra deve essere costituita da un minimo di due unità, e deve essere dotata di equipaggiamento adeguato;

l'attività ispettiva deve essere condotta anche presso vivai autorizzati a produrre in zone demarcate;

è indispensabile attuare i controlli previsti dall'articolo 11 della decisione di esecuzione (UE) 2015/789 della Commissione del 18 maggio 2015, in base alla quale gli Stati membri effettuano controlli ufficiali regolari sulle piante specificate sottoposte a movimentazione al di fuori della zona delimitata, o da una zona infetta ad una zona cuscinetto;

la ricerca ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale nello studio di tutti i fattori dell'epidemia ed i progetti di ricerca e sperimentazioni (sia quelli conclusi, che quelli ancora in corso) sono riconducibili a tre fonti di finanziamento: quello dell'Unione europea (procurement EFSA, tre progetti del programma Horizon 2020), quello nazionale (Ministero delle politiche agricole) e quello regionale (Regione Puglia);

il ripristino del potenziale produttivo nelle aree colpite rappresenta una delle priorità principali, al fine di sostenere un'economia agricola che vede nella filiera olivicola il principale settore produttivo, di conservare un paesaggio agrario di straordinaria unicità e bellezza, e di evitare l'abbandono dei terreni;

il ripristino si attua mediante lo snellimento delle procedure autorizzative di eradicazione degli ulivi infetti;

l'immediato abbattimento delle piante infette dà luogo alla corresponsione di un contributo ai proprietari o conduttori a qualunque titolo dei terreni agricoli e delle aree ricadenti nelle zone delimitate (zona cuscinetto e zona di contenimento), per indennizzare i costi legati all'estirpazione delle piante di olivo infette dall'organismo Xylella fastidiosa ed il valore delle piante abbattute;

non hanno tuttavia diritto ad indennizzo i proprietari o conduttori a qualsiasi titolo dei terreni agricoli e delle aree ricadenti nelle zone delimitate che non adempiano alle ordinanze di abbattimento nei modi e tempi indicati dalle competenti autorità fitosanitarie;

è inoltre necessario procedere tramite la rimozione di piante disseccate a seguito di Xylella nella zona infetta, subordinata al rilascio di apposita autorizzazione su istanza di parte;

tale autorizzazione può essere concessa per motivi fitosanitari quando la pianta è in situazione di improduttività o di seria compromissione della produttività;

la pubblica amministrazione, accertata la presenza della malattia, può concedere l'autorizzazione all'espianto, purché il richiedente pianifichi la messa a dimora di un egual numero di olivi o altre specie arboree;

il rispetto della continuità dell'uso e della destinazione agricola dei terreni interessati da infezioni di Xylella è assicurato in Puglia dalla legge regionale 8 ottobre 2014, n. 41, che dispone, per tali terreni, il rispetto della tipizzazione urbanistica vigente al momento dell'espianto, escludendo la possibilità di rilascio di permessi di costruire in contrasto con la precedente destinazione urbanistica;

al fine del ripristino del potenziale produttivo, è poi necessario sostenere le riconversioni verso coltivazioni resistenti di olivo, o anche verso altre colture arboree, con lo scopo di diversificare il paesaggio agrario ed aumentare la biodiversità del territorio;

al fine di tutelare gli ulivi secolari e quelli monumentali, la legge della Regione Puglia 29 marzo 2017, n. 4, che riprende la legge della Regione Puglia 4 giugno 2007, n. 14, propone incentivi alla sperimentazione delle soluzioni proposte dalla ricerca scientifica e viene stabilito il finanziamento di operazioni di potatura straordinaria conservativa degli ulivi monumentali;

è necessario tutelare gli olivicoltori e i vivaisti, nonché i lavoratori dipendenti e gli altri operatori della filiera, tramite interventi compensativi delle perdite di reddito,

impegna il Governo:

1) ad adottare le misure necessarie al fine di contrastare l'espansione del fitopatogeno Xylella fastidiosa, individuando le azioni utili per il ripristino e il rilancio della coltura olivicola, del settore vivaistico e dell'economia agricola del territorio interessato;

2) a sostenere progetti di ricerca e sperimentazione, indispensabili per trovare soluzioni che consentano lo sviluppo e la sperimentazione di innovazioni tecniche, con funzione curativa e preventiva.