Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01451

Atto n. 4-01451

Pubblicato il 20 marzo 2019, nella seduta n. 100
Risposta pubblicata

DE PETRIS - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il movimento delle "Agende Rosse" ha organizzato per il 21 marzo 2019, a Monfalcone (Gorizia), una giornata in ricordo delle vittime di mafia;

a quanto risulta all'interrogante, da uno scambio di mail tra esponenti del movimento della Agende Rosse, il prefetto di Gorizia e il Comune di Monfalcone che si erano offerti di collaborare nell'organizzazione dell'evento, sembrerebbe che il prefetto abbia indicato come persona non gradita all'evento una delle relatrici indicata dagli organizzatori;

la relatrice in questione è l'ex deputata friulana Serena Pellegrino, ex vicepresidente della VIII Commissione permanente (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei deputati durante la XVII Legislatura ed esperta in ecomafie, invitata dal movimento delle Agende Rosse proprio per tale competenza, essendo il tema delle ecomafie uno degli argomenti da trattare durante l'iniziativa del 21 marzo;

a parere dell'interrogante le motivazioni addotte dal prefetto affinché l'ex deputata Pellegrino non sia tra i relatori dell'evento pubblico sono gravi e incomprensibili;

il prefetto di Gorizia, infatti, avrebbe sostenuto che l'ex deputata non sarebbe gradita, perché avrebbe fatto "valutazioni politiche" in merito alla "struttura governativa anche di Gradisca" che, per inciso, nulla ha a che vedere con l'oggetto del convegno del 21 marzo e quindi non se ne comprende il collegamento;

in democrazia, le valutazioni politiche espresse nei limiti, nei modi e nelle forme previste dalla Costituzione sono ancora legittime e permesse ad ogni cittadino e non possono in alcun modo diventare motivo di discriminazione, specialmente da parte di chi, in un territorio, rappresenta lo Stato e dirige un organo periferico del Governo;

se tale affermazione rispondesse al vero, il prefetto di Gorizia, facendosi lui stesso promotore del profilo che devono avere gli ospiti di un'iniziativa organizzata da un'associazione, avrebbe sicuramente travalicato, a parere dell'interrogante, il proprio ruolo e probabilmente abusato dei suoi poteri;

inoltre, sottolineando il carattere "apolitico" dell'iniziativa e poi proponendo di invitare degli amministratori, che per definizione sono dei politici, il prefetto sembra contraddire sé stesso;

si sottolinea, inoltre, che le "valutazioni politiche" contestate all'ex deputata Pellegrino sono state espresse durante il suo mandato parlamentare, e quindi l'interessata non solo aveva il diritto, ma anche il dovere di esprimere quelle "valutazioni", proprio perché rientranti nel pieno espletamento delle sue funzioni da deputata della Repubblica;

alla luce dei fatti esposti, se confermati, secondo l'interrogante ci si troverebbe di fronte ad una pesante ingerenza da parte di un organo di Governo, che limiterebbe la democrazia con motivazioni assolutamente non chiare e attraverso un atto che appare di "arroganza istituzionale",

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda accertare se i fatti esposti corrispondano al vero e quali iniziative di competenza intenda intraprendere in relazione al comportamento del prefetto di Gorizia, dal momento che invitare di fatto il movimento delle "Agende Rosse" ad escludere l'ex deputata Serena Pellegrino dai relatori invitati alla giornata della legalità del 21 marzo 2019 a Monfalcone rappresenterebbe, a parere dell'interrogante, una grave limitazione della democrazia.