Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01183

Atto n. 4-01183

Pubblicato il 5 febbraio 2019, nella seduta n. 87

DE PETRIS - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

dalla fine degli anni '90 è attivo presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo di confronto con la società civile sui trattati commerciali, convocato di norma su iniziativa del Ministro o di un suo sottosegretario. Tale tavolo, di natura interlocutoria, ha previsto la presenza di un numero minimo di ONG cresciuto nel corso degli anni, con l'obiettivo di istituire un confronto, qualora emergessero novità nel contesto dei negoziati di natura commerciale;

nel corso della XVII Legislatura il tavolo è stato convocato diverse volte per discutere in merito ai trattati di libero scambio TTIP e CETA: nonostante la maggioranza fosse dichiaratamente favorevole all'approvazione dei due accordi, non risultano essere mancate le convocazioni delle associazioni, neanche le più fortemente contrarie, tra cui la Campagna Stop TTIP/CETA, sempre invitata in qualità di interlocutore;

il Governo Conte, invece, ha totalmente ignorato il lavoro del tavolo. Dopo le numerose segnalazioni da parte delle associazioni, soprattutto in seguito all'approvazione del trattato JEFTA in seno al Consiglio europeo con il benestare dei governi nazionali, è stata annunciata la creazione di una task force "Costi e benefici del libero scambio";

un contesto del tutto differente dal precedente, e che ha visto da subito l'esclusione delle associazioni e organizzazioni maggiormente ostili, tra cui la suddetta Campagna STOP TTIP/CETA, nella riunione di fine luglio 2018;

dopo le proteste, sollevate anche dall'intergruppo parlamentare "NO CETA", l'associazione sembrava essere stata riammessa a partecipare agli incontri, con la presenza alla riunione dell'8 agosto. Tuttavia, come segnalato dall'associazione stessa e nonostante le evoluzioni in materia di libero scambio (via libera del Governo in sede di Consiglio europeo al trattato con Singapore e con il Vietnam senza alcuna convocazione della task force), nelle ultime riunioni il comportamento escludente del Ministero si è replicato;

in particolare, dalla riunione del 30 gennaio 2019 risultano essere stati escluse anche le associazioni "Greenpeace", "Slow food" e l'associazione delle ONG italiane;

sembra dunque che il Ministero dello sviluppo economico voglia respingere un serio confronto in materia, nel tentativo di placare le crescenti proteste dovute alle criticità di tale tipo di accordi,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato e quali siano le motivazioni dell'esclusione di una componente importante della società civile su un tema tanto delicato, e se non intenda attivarsi affinché da questo momento sia garantita la presenza di tutte le posizioni, anche le più critiche, all'interno della task force di cui in premessa.