Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00741
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Atto n. 4-00741
Pubblicato il 24 ottobre 2018, nella seduta n. 51
AIMI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il quotidiano "il Resto del Carlino" edizione di Modena, nell'edizione del 23 ottobre 2018, ha riportato i dati relativi ai colloqui psicologici effettuati da migranti ospitati nel modenese. Da marzo 2018 sono 95 i richiedenti asilo, accolti dalla cooperativa "Caleidos", che hanno avuto un colloquio con lo psicologo su un totale di 980 migranti in carico alla cooperativa stessa, circa il 10 per cento del totale;
i sintomi riportati dai migranti che si sono rivolti allo psicologo sarebbero diversi: disturbi dell'umore, disturbo da stress post traumatico, disturbi d'ansia, disturbi psicosomatici, psicosi. In alcuni casi, è stato necessario interessare perfino il centro di salute mentale. Altro tema non meno rilevante è quello delle dipendenze da sostanze;
nell'articolo si parla anche di "frattura" tra due vite, così come della distruzione delle aspettative dei migranti a seguito del loro arrivo in Italia con conseguenti patologie, quali la depressione, stati d'ansia e attacchi di panico;
i dati riportati a titolo esemplificativo dovrebbero portare, a parere dell'interrogante, a una severa riflessione e a una decisa inversione di rotta sul tema dell'accoglienza; chi arriva, infatti, vede tragicamente disattese e tradite le proprie speranze;
nella stragrande maggioranza dei casi, dopo un viaggio rischiosissimo e folle, in cui altri, a migliaia, hanno perso la vita, attraversando il deserto e il mare, si infrange così un sogno nello scoprire che il nostro Paese non è un'isola felice e che non è semplice trovare lavoro stabile per condurre una vita dignitosa;
a ciò si aggiunga il fatto che la maggior parte dei migranti non ha titolo a restare nel nostro Paese e, a seguito della conclusione dell'iter, si vede negare qualunque forma di protezione internazionale uscendo di fatto dal percorso di accoglienza, senza che si sappia più nulla della loro destinazione;
occorrono pertanto seri piani di comunicazione per informare e raccontare la verità, nei Paesi di origine dei migranti, sul rischio concreto di perdere la propria vita e su quello ancora più certo di non trovare alla fine di tutto un lavoro,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali iniziative urgenti intenda assumere per avviare una preventiva campagna di informazione nei Paesi di origine dei migranti per raccontare ciò che davvero accade una volta arrivati in Italia;
quali ulteriori iniziative si intenda intraprendere nei Paesi di origine dei migranti al fine di ridurre, se non azzerare del tutto, gli sbarchi di migranti sulle nostre coste.