Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00682
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Atto n. 4-00682
Pubblicato il 16 ottobre 2018, nella seduta n. 47
DE PETRIS , LAFORGIA - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
si apprende da fonti giornalistiche che a Lodi, a seguito di una decisione dell'amministrazione comunale, decine di bambini, tutti figli di stranieri non comunitari, sono esclusi dal servizio mensa e scuolabus e costretti a mangiare in stanze separate da quelle dei loro compagni italiani, oppure tornare a casa per il pranzo, nonché a percorrere ogni mattina chilometri a piedi per raggiungere la scuola;
il provvedimento va a scapito unicamente dei bambini che subiscono in prima persona, perché esclusi dal normale servizio di ristorazione e trasporto scolastico e conseguentemente ghettizzati, con il rischio anche di eventuali future ripercussioni psicologiche;
considerato che:
il motivo dell'esclusione deriva dalla scelta del Comune, in contrasto con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, che disciplina i criteri di accesso alle prestazioni sociali agevolate, di chiedere ai cittadini non comunitari una documentazione aggiuntiva, che, salvo casi eccezionali, non sono in grado di produrre;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 prevede che le regole ivi stabilite costituiscano "livello essenziale delle prestazioni", ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, e dunque tutte le amministrazioni, allorché erogano una prestazione sociale, sono tenute ad attenersi ai criteri ivi indicati;
la mensa e i trasporti devono essere un servizio garantito a tutti i minori, perché rappresentano un importante momento educativo e sociale;
la scuola, in ottemperanza alla Costituzione, dovrebbe essere il luogo per eccellenza dell'inclusione, in cui i bambini devono avere gli stessi diritti senza differenza alcuna, oltre ad essere quell'istituzione in cui ogni individuo apprende le principali "regole" per il futuro, e il provvedimento del Comune di Lodi non sembra agli interroganti rispecchiare questi principi cardine,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative di competenza intendano porre in essere, anche sul piano normativo, per impedire che nelle scuole italiane si determinino fenomeni razzisti e situazioni discriminanti che possano ledere la dignità e la serenità dei minori coinvolti.