Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00145
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Atto n. 4-00145
Pubblicato il 29 maggio 2018, nella seduta n. 7
DE PETRIS - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 80 del 6 aprile 2018 il decreto 13 febbraio 2018 recante "Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di Xylella fastidiosa (Well et al.) nel territorio della Repubblica italiana", al fine di definire misure fitosanitarie per prevenire e contenere la diffusione dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa;
prevede un calendario di esecuzione delle misure per la lotta alla Xylella con mezzi meccanici nel periodo che va dal 1° marzo al 30 aprile di ciascun anno, ulteriori trattamenti obbligatori, nonché ordinari interventi fitosanitari nei confronti dei comuni parassiti dell'olivo per il controllo del rodilegno, della tignola, della mosca delle olive, della margaronia, eccetera, con insetticidi autorizzati, con efficacia buona o ottima nei confronti del Philaenus spumarius, ovvero con acetamiprid;
il decreto non solo non va nella direzione di tutelare le aziende biologiche, né di valorizzare un approccio sostenibile nella gestione di parassiti e infestanti, ma anzi va nella direzione opposta perché prevede all'allegato 4 un elenco di principi attivi utilizzabili per la lotta al Philaenus spumarius notoriamente dannosi, come ad esempio l'imidacloprid e l'acetamiprid;
è importante sottolineare che l'imidacloprid è tra neonicotinoidi recentemente vietati dalla UE perché notoriamente dannosi per la biodiversià mentre per quanto riguarda l'acetamiprid l'EFSA lo ha dichiarato un neurotossico;
i possessori di terreni, al fine di tutelare il territorio, sono tenuti: a svolgere le operazioni di potatura e pulizia, a tagliare i rami delle piante che si protendono, in modo da costituire pericolo, oltre il ciglio stradale, e a pulire sistematicamente sia i terreni che il tratto di strada occupato da rami, foglie e frutti caduti dagli alberi dei fondi privati, a tagliare la vegetazione incolta;
considerato che, a parere dell'interrogante:
il Salento è da tempo soggetto ad una grave piaga che sta decimando gli ulivi, arrecando un grave danno sia ambientale che economico per tutta la regione;
l'obbligo del trattamento insetticida in un'area così estesa, che va da Santa Maria di Leuca (Lecce) fino alla bassa provincia di Bari, rappresenta un rischio reale per la salute dei residenti, oltre che per gli insetti impollinatori, perché saranno utilizzati dei potenti neurotossici;
considerato inoltre che:
le misure obbligatorie contenute nel piano del commissario straordinario nominato per l'emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, porteranno all'espianto di migliaia di piante nel Salento e l'obbligo di trattamenti di pesticidi a partire dal mese di maggio;
il commissario UE alla salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha sottolineato, dopo il Consiglio Agricoltura e pesca della UE del 16 marzo 2015, l'urgenza di "tagliare subito tutti gli olivi contagiati da Xylella fastidiosa",
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non intendano intervenire nell'immediato, per quanto di loro competenza, per monitorare il processo decisionale e riconsiderare le misure contenute nel decreto;
se non vogliano valutare altre soluzioni rispetto all'eradicazione degli ulivi affetti da Xylella, alla luce del fatto che circa 500 piante sono tornate a rivegetare, grazie a cure naturali e alternative che hanno già dato esito positivo;
se non intendano avviare anche ulteriori studi della problematica e garantire politiche agricole che favoriscano la qualità dei prodotti, l'ambiente, la tutela dei diritti e della salute dei lavoratori agricoli.