Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00139
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Atto n. 4-00139
Pubblicato il 29 maggio 2018, nella seduta n. 7
PILLON - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
nel mese di maggio 2018 l'associazione pro life "CitizenGo" ha fatto regolarmente affiggere a Roma alcuni manifesti su cui si legge "L'aborto è la prima causa di femminicidio al mondo #stopaborto";
l'immagine ivi rappresentata in bianco e nero è quella di una pancia femminile gravida accarezzata da due mani maschili e a giudizio dell'interrogante non ha in alcun modo connotazioni offensive o colpevolizzanti;
il contenuto dei manifesti è purtroppo scientificamente inoppugnabile visto che, come noto e riportato da numerosi organi di stampa, in Paesi come Cina e India trova larga applicazione la pratica dell'aborto selettivo praticato per eliminare milioni di embrioni umani di sesso femminile;
nonostante questo il Comune di Roma con proprio provvedimento ha censurato i manifesti e ha ordinato in data 15 maggio 2018 la loro immediata rimozione perché il contenuto sarebbe "lesivo delle libertà individuali e dei diritti civili";
dal mese di aprile 2018 e ancora in questi giorni di maggio 2018 l'associazione Pro vita onlus ha regolarmente chiesto il permesso di far affiggere in molti comuni italiani alcuni manifesti in cui viene rappresentato graficamente un essere umano a circa 11 settimane dal concepimento. Sui manifesti si legge la scritta: "Tu eri così a 11 settimane e ora sei qui perché la tua mamma non ti ha abortito";
a giudizio dell'interrogante il contenuto di tali manifesti è scientificamente inoppugnabile, e le immagini riprodotte sono serene e dolci, scevre da qualsiasi inutile crudezza;
nonostante ciò, i manifesti sono stati oggetto di un'aspra campagna di censura sia a Roma sia in altri comuni italiani, in alcuni casi come a Magione (Perugia) le amministrazioni hanno negato il permesso e in molti casi dopo la concessione del permesso i manifesti sono stati rimossi o coperti per ordine delle stesse amministrazioni municipali;
a giudizio dell'interrogante tale forma di censura, fondata su evidenti ragioni ideologiche e politiche, viola in modo inaccettabile i principi fondanti della nostra democrazia quali la libertà di pensiero, la libertà religiosa e la libera manifestazione del pensiero stesso,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, ritenga che vada consentito nel nostro Paese manifestare e diffondere liberamente mediante la stampa e ogni altro mezzo di diffusione le proprie idee in favore della tutela della vita umana fin dal concepimento;
quali strumenti il Ministro in indirizzo intenda impiegare per impedire ogni forma di censura ideologica, garantire il rispetto e dare piena attuazione all'art. 21 della Costituzione in ogni ambito, ivi compreso quello relativo al tema dell'aborto.