Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08438

Atto n. 4-08438

Pubblicato il 27 novembre 2017, nella seduta n. 910

MUSSINI , VACCIANO , SIMEONI , BIGNAMI , MOLINARI , DE PIETRO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti:

al termine dello scorso anno scolastico (2016/2017), il plesso della scuola primaria "Bartali" di Reggio Emilia, che conta circa 250 bambini iscritti, è stato chiuso al fine di consentire la realizzazione di interventi strutturali di consolidamento sismico, volti all'adeguamento del complesso scolastico alla normativa vigente, che saranno ultimati a settembre 2018;

di conseguenza, l'amministrazione comunale di Reggio Emilia ha disposto che l'attività didattica dell'anno scolastico in corso (2017/2018) fosse erogata presso il plesso scolastico sito in via Verdi, dandone comunicazione, ancorché tardivamente, appena prima della sospensione dell'attività scolastica per la pausa estiva, ai genitori degli alunni;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

anche il plesso scolastico di via Verdi necessitava, tuttavia, di rilevanti interventi manutentivi, volti al rifacimento della palestra ed alla sistemazione delle aule e del giardino, e, a tal fine, i lavori di ristrutturazione sono stati appaltati ad una ditta con sede a Todi (Perugia);

le opere di rifacimento sono iniziate solo a fine agosto 2017, quindi a ridosso dell'avvio dell'anno scolastico, e si protrarranno ben oltre il termine inizialmente previsto, con un ritardo, ad oggi, superiore ai due mesi, circostanza che ha costretto (e costringerà) i bambini a convivere con il cantiere, con tutti i pericoli del caso;

gli interventi effettuati sul soffitto della palestra dell'edificio, ed in particolare le ampie porzioni scoperte dello stesso, messe in opera venerdì 3 novembre, senza considerare le cattive condizioni meteorologiche previste, hanno causato il crollo del soffitto di alcune classi del complesso;

il cedimento, fortunatamente, si è verificato in un giorno festivo, altrimenti le macerie avrebbero potuto investire gli alunni, con conseguenze potenzialmente micidiali;

a seguito del crollo, gli studenti di sei classi sono stati accolti nelle sale dell'oratorio della parrocchia "Regina Pacis" di Reggio Emilia, mentre quelli di altre quattro classi nei laboratori dell'istituto comprensivo "Emilio Lepido", strutture anch'esse inadeguate all'accoglienza dei piccoli studenti;

rilevato che la situazione lede profondamente il diritto all'istruzione degli alunni della scuola "Bartali", che ormai da mesi si trovano a dover tollerare questa condizione di precarietà, nonché, e soprattutto, mette a repentaglio la loro incolumità fisica, visti i rischi già corsi a seguito del cedimento del tetto della struttura scelta come sistemazione transitoria, e quelli che corrono tuttora a fronte dell'inadeguatezza delle strutture in cui ad oggi sono stati collocati;

rilevato, altresì, che:

le somme destinate all'edilizia scolastica nell'ambito del progetto "Scuolebelle", avviato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel 2014, non sono affatto sufficienti a far fronte alle effettive esigenze dell'Emilia-Romagna, che necessiterebbe invece di interventi manutentivi radicali, posto che negli edifici scolastici regionali si riscontrano pressoché quotidianamente nuovi cedimenti strutturali (da ultimo quello che lo scorso lunedì 20 novembre ha coinvolto la scuola "Don Pasquino Borghi" di Rivalta, frazione di Reggio Emilia, dove un'ampia vetrata, di circa 4 metri di lunghezza, è crollata al suolo nella palestra del complesso scolastico, al momento fortunatamente vuota);

ad ogni buon conto, la documentazione relativa agli interventi realizzati in attuazione del progetto è pubblicata sul sito internet istituzionale del Ministero solo ed esclusivamente per il biennio 2014-2015, ma non per gli anni successivi, così da non consentire una verifica in ordine ai fondi stanziati ed al loro effettivo impiego,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti illustrati;

quali attività istruttorie siano state attivate per far luce sulla vicenda, se esse abbiano fatto emergere eventuali responsabilità, e in capo a chi, e quali siano le determinazioni a cui si è giunti per porvi un definitivo rimedio;

in caso contrario, quali misure intenda adottare, e soprattutto in che tempi, per risolvere la questione, in Emilia-Romagna, così come nelle altre regioni italiane.