Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08175

Atto n. 4-08175

Pubblicato il 4 ottobre 2017, nella seduta n. 890

ARRIGONI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

da un post sull'"Osservatoriopolitico" del 10 maggio 2017 si è appreso che l'azienda Vipal SpA, con stabilimenti a Ferentillo, Arrone (Terni) e Rieti, rischierebbe la chiusura con il conseguente licenziamento di circa 70 operai, in quanto, dopo aver installato circa 300 sistemi abitativi di emergenza a Norcia e Amatrice per gli sfollati del terremoto del Centro Italia, non avrebbe ancora ricevuto il 60 per cento del compenso ad essa spettante per un importo di 2,8 milioni di euro;

in questo caso, la Vipal rappresenta l'ultimo anello di una catena di appalti e subappalti, e ha preso la commessa dei lavori dalla Cosp Tecnoservice di Terni che, insieme alla Italstem SpA, avrebbero preso in carico (attraverso le associate Gesta e Kineo) i lavori dal Consorzio nazionale servizi, aggiudicatario dell'appalto per la fornitura dei moduli abitativi;

un altro articolo su "la Repubblica" del 21 luglio cerca di far luce sul filo politico che lega consorzi, imprenditori, cooperative, fornitori di materiale, facenti parte della Legacoop, e inchieste dei magistrati de L'Aquila che indagano sugli appalti pilotati della ricostruzione post sisma 2009, ed in particolare sulla vicenda del presidente della cooperativa L'Internazionale di Altamura e sul ruolo del Consorzio nazionale servizi (Cns);

il Cns risulta infatti primo classificato in 2 dei 3 lotti della maxigara preventiva per la fornitura di moduli abitativi di emergenza in tutto il Paese, dal valore totale di 1,18 miliardi di euro, bandita da Consip nel 2014 e aggiudicata nell'agosto 2015. Secondo il protocollo d'intesa firmato con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, Cns e l'associato consorzio Cogeco 7 si sono impegnati a fornire "fino a 6.000 casette" per il lotto del Centro Italia, insieme con gli altri due classificati;

in seguito all'emergenza del terremoto e l'urgenza della costruzione delle "casette", i lavori sono stati affidati ad una catena di subappaltatori; la fornitura di Norcia, ad esempio, viene affidata alle due consorziate Gesta e Kineo, le quali, secondo quanto spiegato dal giornale, hanno comprato impianti e kit di montaggio da due imprese ternane, la Italstem e la Cosptecnoservice, quest'ultima qualificata in pulizie, segnali stradali e recapito bollette, tanto che, a sua volta, ha dovuto subappaltare alla Vipal la commessa; sembrerebbe che sulla vicenda abbia svolto indagini anche l'Anac;

i ritardi nella consegna delle casette provvisorie sono sotto gli occhi di tutti; sembra che su 3.830 ordinate ne siano state consegnate solo 396 a luglio, numero salito a 966 il 2 ottobre secondo il Dipartimento; il consorzio Stabile Arcale di Impruneta, secondo classificato, fino al mese di luglio sembra che ne abbia consegnate solo 30;

in tutto questo giro di affari e speculazioni sulle disgrazie della gente terremotata, le società che rappresentano gli ultimi anelli della catena del contorto sistema di appalti e subappalti sono fallite o rischiato il fallimento;

la Vipal SpA a giugno ha aperto una procedura di concordato con riserva ed è stata commissariata,

si chiede di sapere quale sia lo stato dei pagamenti alle imprese per la fornitura e installazione delle "casette provvisorie" per la sistemazione dei cittadini colpiti dal sisma del Centro Italia, con particolare riferimento al pagamento delle commesse ai subappaltatori.