Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03963

Atto n. 3-03963 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 12 settembre 2017, nella seduta n. 872

RICCHIUTI , GUERRA , CORSINI , SONEGO , FORNARO , LO MORO , GOTOR , MIGLIAVACCA , BATTISTA , GRANAIOLA , GATTI , CAMPANELLA , CASSON , DIRINDIN , PEGORER - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

è in atto in Italia un riemergere di movimenti fascisti che allarma, preoccupa e risulta comunque intollerabile per la Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo;

la risposta delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell'ordine appare troppo spesso debole e inadeguata;

eclatante è il caso dello stabilimento balneare "Playa Punta Canna" di Chioggia (Venezia), covo di fascisti di tutte le provenienze, in un ambiente contrassegnato da slogan inneggianti al fascismo, al razzismo, alla violenza, nei confronti del quale non risultano assunti provvedimenti congrui;

la stessa reazione dell'opinione pubblica democratica, come nel caso della raccolta di firme promossa da "Change" che chiede l'applicazione del divieto costituzionale e legislativo di ricostituzione del fascismo "in tutte le sue forme", non ha trovato adeguata rispondenza nel comportamento delle istituzioni;

tutti gli organi di comunicazione hanno riportato la notizia di una nuova inquietante iniziativa da parte del movimento fascista "Forza Nuova", che si ripromette l'organizzazione per il 28 ottobre 2017 di una "marcia" su Roma, richiamando il tragico e vergognoso evento che nell'immaginario del nostro Paese ha segnato l'inizio della dittatura mussoliniana;

si deve segnalare anche una pubblicazione di segno razzista e xenofobo ad opera del "Fronte nazionale", altro movimento violento e intollerante, che recentemente ha diffuso la riedizione di un manifesto repubblichino raffigurante un soldato statunitense che tenta di abusare di una donna, a significare che quello commesso da un bianco non sarebbe uno stupro;

tenuto conto inoltre che:

lo scioglimento dei partiti che si ispirano al fascismo è previsto dalla legge n. 645 del 1952, e che le diverse sigle operanti in Italia, a cominciare da "Forza nuova", siano senz'altro organizzazioni apologetiche del fascismo e del nazismo è stabilito da una pronunzia definitiva della Corte di cassazione (sezione V penale, 8 gennaio 2010, sentenza n. 19449);

i raduni neofascisti e neonazisti, oltre ad offendere la nostra coscienza civile e democratica, rappresentano fattore di grave turbamento per l'ordine pubblico in tutto il Paese;

l'intero ordinamento dell'Italia repubblicana, dalla Costituzione alla legge n. 654 del 1975, di ratifica della convenzione internazionale contro le discriminazioni razziali, è animato da valori espressamente volti al contrasto di ogni ideologia razzista o neofascista, come da ultimo confermato dalla legge n. 115 del 2016 sul negazionismo;

tenuto conto infine che due interrogazioni della prima firmataria del presente atto in materia di antifascismo, 3-3842 (relativa alla raccolta firme per lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste) e 3-3870 (sul caso dello stabilimento balneare di Chioggia), sono rimaste sinora senza risposta,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover rispondere alla domanda che viene dai parlamentari e dall'opinione pubblica democratica, disponendo l'immediato divieto della ventilata manifestazione del 28 ottobre 2017, in ragione della patente violazione dei divieti di apologia del regime fascista (come da "legge Scelba" n. 645 del 1952), ma anche per istigazione all'odio e alla discriminazione razziale (reati perseguiti dalla "legge Mancino", di cui al decreto-legge n. 122 del 1993, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 205 del 1993), da ultimo per l'indefettibile necessità di tutelare la dignità della nostra democrazia e della nostra vita civile;

quali iniziative urgenti e incisive intenda assumere per contrastare efficacemente il diffondersi di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti;

se non intenda impartire alle Prefetture e alle Questure direttive più opportune e cogenti al fine di limitare la pericolosa attività illecita, provocatoria e violenta di tali organizzazioni.