Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03863

Atto n. 3-03863 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 6 luglio 2017, nella seduta n. 853
Trasformato

CASTALDI , NUGNES - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

con precedente atto di sindacato ispettivo 3-03765, ancora senza risposta, è stato rilevato che il mercato italiano dei prodotti di nuova generazione da fumo è caratterizzato dalla presenza di un unico prodotto, commercializzato da un solo produttore, il quale beneficia di uno sconto fiscale pari al 50 per cento rispetto ai prodotti tradizionali del tabacco da combustione, proprio in attesa che si definisca un quadro regolatorio certo rispetto al quale la valutazione di impatto tossicologico è elemento essenziale;

secondo quanto riportato dalla rivista di settore online "Agivapenews", in data 7 febbraio 2015, i suddetti tipi di prodotto da fumo "in Italia hanno ottenuto un trattamento fiscale con uno sconto del 50% dell'accisa prevista per i tabacchi tradizionali, e che grazie al discusso sistema di equivalenza previsto del Governo di fatto si ritrova una tassazione che potrebbe impattare in maniera persino minore rispetto alle e-cig - potrebbe arrivare dal Ministero della Salute, visto che da più parti è stata sollevata la questione che le iQOS potrebbero essere a tutti gli effetti fumate";

considerato che:

tale espressione di favore appare essere confermata senza soluzione di continuità dal momento in cui il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Renzi presenziò all'inaugurazione dello stabilimento di Crespellano (Bologna); da allora, a parere degli interroganti, in numerosi casi, il Governo ha inteso favorire la Philips Morris, che in Italia occupa la scomoda posizione di dominante di mercato in un oligopolio imperfetto;

l'art. 20, comma 4, del decreto legislativo 12 gennaio 2016, n. 6, recante "Recepimento della direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE" definisce che: "Con decreto del Ministro della salute e dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro sei mesi dal 20 maggio 2016, sono stabilite le procedure e modalità attraverso le quali il Ministero della salute, sentito l'Istituto superiore di sanità, procede alle valutazioni delle informazioni e degli studi di cui al comma 2, al fine di riconoscere la riduzione di sostanze tossiche ovvero il potenziale rischio ridotto dei prodotti del tabacco di nuova generazione rispetto ai prodotti da combustione, a parità di condizioni di utilizzo, nonché le relative modalità di etichettatura."; tale decreto non risulta essere stato emanato;

a tutt'oggi, non vi sono studi indipendenti, che attestino un rischio ridotto per il consumatore rispetto alle sigarette tradizionali di tali prodotti; a titolo di esempio, il 22 maggio 2017, è stato pubblicato uno studio importante sul "Journal of the American Medical Association", che sembra confermare tutti i dubbi sulle sigarette "iQOS". Tale studio sottolinea il fatto che sarebbe azzardato affermare, in relazione a tali prodotti, il rischio ridotto per la salute e che non si può parlare di rischio ridotto, alla luce delle componenti registrate nelle emissioni; inoltre, negli USA, la vendita delle Iqos come prodotto a rischio ridotto non è stata ancora autorizzata dalla Food and Drug Adminstration;

la convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità per la lotta al tabagismo (WHO Framework Convention on Tobacco Control - FCTC), adottata all'unanimità nel maggio del 2003 durante la 56ª Assemblea mondiale della Sanità ed entrata in vigore il 27 febbraio 2005, stabilisce obiettivi e principi, che hanno lo scopo di proteggere le generazioni presenti e future dalle devastanti conseguenze sanitarie, sociali, ambientali ed economiche, causate dal consumo di tabacco e dall'esposizione al fumo di tabacco;

la FCTC è stata firmata dall'Italia il 16 giugno 2003 e ratificata il 2 luglio 2008; la ratifica è stata autorizzata con la legge n. 75 del 2008, recante "Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità - OMS - per la lotta al tabagismo, fatta a Ginevra il 21 maggio 2003", pubblicata nel supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta Ufficiale n. 91, del 17 aprile 2008;

all'articolo 5, comma 3, la convenzione evidenzia tra gli obblighi generali per gli Stati, anche quello di applicare politiche di salute pubblica in materia di lotta al tabagismo, specificando che le Parti fanno in modo che tali politiche non siano influenzate dagli interessi commerciali e di altro tipo dell'industria del tabacco, conformemente alla legislazione nazionale;

con comunicato ufficiale del 27 giugno 2017, il Ministero dello sviluppo economico, nella figura del Sottosegretario di Stato Scalfarotto, in maniera a giudizio degli interroganti irrituale ed inedita ha inteso esprimere la soddisfazione del Governo per la decisione dell'azienda Philip Morris International (PMI) di raddoppiare l'investimento di Crespellano. Tali impianti, recita il comunicato: "che impiegano oltre 600 persone, producono gli stickper un innovativo dispositivo che riscalda il tabacco, invece di bruciarlo. L'espansione dello stabilimento porterà ad una capacità annuale di circa 100 miliardi di stick e dunque all'incremento della forza lavoro a Crespellano di altre 600 persone entro la fine del 2018";

lo stabilimento di Crespellano si occuperà, in parte, della produzione degli sticks di tabacco da utilizzarsi con il dispositivo in questione, trattandosi, come previsto dalla stringente normativa vigente, di un prodotto venduto nelle sole tabaccherie;

a parere degli interroganti, il citato comunicato del Ministero dello sviluppo economico pone inquietanti interrogativi circa la linearità di comportamento dello stesso Governo, visto che da un lato dichiara di tutelare la salute pubblica e di ridurre l'incidenza del tabagismo, e dall'altro promuove e supporta un investimento in prodotti del tabacco fino ad arrivare al dettaglio delle strategie di marketing della Philip Morris, sottolineando come "gli sticks sono esportati in 25 paesi e si prevede che la domanda possa crescere ancora, specie in estremo oriente";

considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti il Ministro dello sviluppo economico è stato a lungo il portavoce della Ferrari, e, nel board mondiale di Philip Morris, siede Sergio Marchionne; uno dei prodotti di punta della linea "iQos" della Philip Morris riporta il logo della Ferrari ed il tipico colore rosso della scuderia,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

se il Ministro dello sviluppo economico abbia autorizzato il comunicato stampa del 27 giugno 2017 anche a nome del Governo e se non ritenga sia inopportuno che esso celebri un prodotto che nuoce alla salute e che crea dipendenza;

se e in quali tempi il Ministro dell'economia e delle finanze intenda completare le valutazioni di competenza del suo Dicastero, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2016, n. 6, anche in considerazione del fatto che il prolungarsi dell'assenza di un'adeguata regolamentazione dei prodotti di nuova generazione, già diffusamente disponibili sul mercato, rischia di dar luogo ad una grave violazione degli obblighi di trasparenza in merito alla tossicità dei suddetti prodotti e ai loro potenziali rischi per i consumatori;

a quanto corrisponda il gettito derivante anno per anno dalla tassazione delle "Iqos" e, conseguentemente, a quanto ammonti il risparmio di imposta per la Philps Morris;

se non intendano, in vista della prossima legge di bilancio per il 2018, considerare l'ipotesi di modificare la tassazione sui prodotti del tabacco senza combustione, anche alla luce della discriminazione di mercato che lo sconto fiscale garantito al prodotto "iQos" di Philip Morris sta ormai determinando.