Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07652
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Atto n. 4-07652
Pubblicato il 14 giugno 2017, nella seduta n. 838
RIZZOTTI , GASPARRI , SERAFINI , ZUFFADA , MANDELLI , CALIENDO , ROSSI Mariarosaria , FLORIS , CARDIELLO , DE SIANO , MALAN , FAZZONE , SCILIPOTI ISGRO' , CASSINELLI , BOCCARDI , PELINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
la legge n. 112 del 2016, recante "Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare", cosiddetta legge sul "Dopo di noi", stabilisce la creazione di un fondo per l'assistenza e il sostegno delle persone con disabilità grave, prive di sostegno familiare; il fondo statuisce la ripartizione delle risorse tra le Regioni nella misura di 90 milioni di euro per l'anno 2016, 38,3 milioni per l'anno 2017 e 56,1 milioni di euro per il 2018;
la legge prevede, tra l'altro, agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse per l'assistenza ai disabili, nonché sgravi fiscali, esenzioni, incentivi per la stipula di polizze assicurative e costituzione di trust per le stesse finalità;
annualmente, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrebbe presentare una relazione per verificare lo stato di attuazione della legge, e il Governo dovrebbe attuare campagne informative, al fine di diffondere la conoscenza delle nuove disposizioni di legge e delle altre forme di sostegno pubblico, per consentire un più agevole ricorso agli strumenti di tutela previsti per l'assistenza delle persone con disabilità mancanti del sostegno familiare e, inoltre, sensibilizzare l'opinione pubblica sull'opportunità di favorire l'inclusione sociale delle persone con disabilità;
secondo i dati Istat, in Italia sono 3 milioni le persone affette da gravi disabilità, il 70 per cento delle famiglie gestisce da sola la disabilità del congiunto, 200.000 adulti disabili vivono in istituto o in residenza assistenziale sanitaria, altrettanti sono di fatto segregati in casa, a causa dell'assenza di adeguati supporti; sempre secondo l'Istat, nei prossimi 10 anni, i disabili gravi che rimarranno senza familiari che se ne occupino saranno 160.000;
secondo i dati Eurostat, l'Italia spende per la disabilità 430 euro pro capite, cifra molto al di sotto della media europea; il 70 per cento delle famiglie con disabilità non fruisce di alcun servizio a domicilio e la spesa media dei Comuni per disabile è di 8 euro al giorno;
risulta che le famiglie non abbiano ancora tratto alcuno di quei benefici che la legge avrebbe dovuto elargire e che le Regioni non avrebbero ancora pubblicato i bandi, senza i quali le famiglie e le organizzazioni non possono presentare i progetti;
peraltro, in assenza di un'anagrafe sulle disabilità, è difficile comprendere se le somme stanziate siano adeguate, e tantomeno quale beneficio possa essere derivato dall'approvazione di una legge che aveva suscitato molte aspettative e aveva incontrato un ampio consenso,
si chiede di sapere:
quali orientamenti i Ministri in indirizzo intendano esprimere in riferimento a quanto esposto, e, conseguentemente, quali iniziative vogliano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di rendere concrete le misure del "Dopo di noi";
se risponda al vero che le Regioni devono ancora pubblicare i bandi;
quale somma sia stata effettivamente erogata alle famiglie e alle strutture che forniscono servizi per i disabili;
quali misure siano state adottate per la valutazione dell'impiego delle risorse, e se sia vero il progetto di un'anagrafe delle disabilità, al fine di individuare un'adeguata distribuzione delle risorse;
se e quando vorranno attivare il sistema informativo al fine di analizzare e monitorare l'efficacia dei finanziamenti stanziati rispetto alle reali esigenze dei disabili e delle famiglie coinvolte.