Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06651

Atto n. 4-06651

Pubblicato il 27 aprile 2004
Seduta n. 590

MANZIONE. - Ai Ministri delle comunicazioni e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

le mutate strategie aziendali ed organizzative delle Poste Italiane SpA stanno determinando in tutto il Paese notevoli problemi per l’utenza, creando contemporaneamente grossa difficoltà nel mantenimento dei livelli occupazionali esistenti;

in particolare, la cooperativa “Tras Post”, con sede in Salerno alla via Del Mastro n. 8, pur essendo da oltre quaranta anni la società che assicura il servizio di trasporto e recapito degli effetti postali in Salerno e provincia, ha ricevuto in data 31 marzo scorso - dalla committente Poste Italiane Spa - una comunicazione di formale disdetta del rapporto contrattuale a far data dal prossimo 1° maggio 2004;

per effetto di tale recesso, i trentadue soci-lavoratori della cooperativa si troveranno immediatamente espulsi dal mondo del lavoro, e le loro famiglie verranno improvvisamente private di ogni mezzo di sostentamento;

la decisione - improvvisa ed immotivata - appare ancor più incomprensibile ove si consideri l’assoluta carenza di quelle figure professionali - addetti al recapito ed alla sportelleria - negli organici della sede provinciale delle Poste italiane di Salerno,

si chiede di conoscere:

se il Ministro delle comunicazioni ritenga di condividere le linee strategiche ed organizzative che le Poste Italiane SpA stanno di fatto mettendo in campo in tutto il Paese;

in particolare, se i Ministri delle comunicazioni e del lavoro approvino i comportamenti della Filiale provinciale di Salerno che - incurante di dover comunque garantire un servizio pubblico - recede dal rapporto contrattuale con la Cooperativa “Tras Post” di Salerno, ben sapendo di non aver in organico quelle figure professionali che consentano la gestione “interna” di un servizio garantito invece sempre con appalto esterno;

quali possano essere, per i Ministri interrogati, gli immediati interventi da mettere in campo per impedire che 32 lavoratori (e le loro famiglie) si ritrovino completamente fuori dal ciclo produttivo.