Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03791

Atto n. 3-03791 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 31 maggio 2017, nella seduta n. 834

BELLOT , BISINELLA , MUNERATO - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

con la legge n. 148 del 2011 e con i relativi decreti legislativi n. 155 del 2012 e n. 156 del 2012 è stata ridisegnata la geografia giudiziaria di primo grado e sono stati soppressi numerosi tribunali, sezioni distaccate e molti uffici del giudice di pace;

per la provincia di Belluno gli interventi hanno comportato la soppressione della sezione distaccata di Pieve di Cadore del tribunale di Belluno e la soppressione degli uffici del giudice di pace di Agordo, Cortina d'Ampezzo, Feltre e Pieve di Cadore, residuando per tutta la provincia di Belluno il solo ufficio del giudice di pace presso il capoluogo, con conseguenti gravi disagi per i cittadini residenti nei comuni montani, che distano oltre 60 chilometri da Belluno, ambiente in cui peraltro la viabilità è problematica, soprattutto nella stagione invernale;

come noto, il progetto di riforma ha contorni ben più ampi. In continuità con il progetto tracciato dal Governo, il Ministro della giustizia ha infatti recentemente trasmesso al Consiglio superiore della magistratura, per il previsto parere, il progetto di revisione degli organici delle corti di appello e delle procure generali;

nel contempo è in fase di conclusione la riforma organica della magistratura onoraria, prevista dalla legge n. 57 del 2016, che prevede il trasferimento dei giudici onorari di tribunale nell'ufficio del giudice di pace, con l'istituzione dei giudici onorari di pace, ai quali verranno attribuite nuove e maggiori competenze, con conseguente riduzione del contenzioso civile del tribunale;

attraverso una serie di comunicati e numerose notizie stampa, l'ordine degli avvocati di Belluno ha espresso forte preoccupazione circa l'eventualità di ulteriori chiusure e ridimensionamenti. I legali hanno inoltre denunciato la pesante carenza di personale amministrativo, superiore al 30 per cento, con probabile aggravio per i prevedibili ed ordinari pensionamenti dei prossimi anni del personale dipendente più anziano;

ad avviso delle interroganti, chiusure e ridimensionamenti danneggerebbero in maniera tanto significativa, quanto ingiusta, la provincia di Belluno. Il tribunale infatti, grazie all'impegno di giudici, personale e avvocati, pur con poche risorse, funziona e garantisce un servizio fondamentale in una zona disagiata di montagna;

la Costituzione richiede che la giustizia sia amministrata a misura d'uomo, abbastanza vicino ai cittadini, perché questi possano raggiungere la sede del tribunale dalla loro abitazione con "limitati sacrifici". Tale conclusione comporta una conseguenza di rilievo: la geografia giudiziaria non può essere semplicemente considerata una variabile al servizio di altri scopi, ma costituisce in sé un obiettivo, poiché solo con un'attenta ed equilibrata distribuzione degli uffici sul territorio lo Stato può svolgere adeguatamente una funzione fondamentale, quella giurisdizionale, che non è la mera fornitura di un servizio, ma che tocca, contemporaneamente, la sovranità, la tutela e l'effettività dei diritti e la coesione della società,

si chiede di sapere:

se siano in programma, anche nel lungo periodo, ulteriori soppressioni o accorpamenti di uffici giudiziari, con particolare riferimento al tribunale di Belluno;

se e quali interventi il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto, al fine di garantire il corretto funzionamento del Tribunale e della Procura della Repubblica di Belluno, anche attraverso l'assegnazione di nuovo personale amministrativo.