Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00549

Atto n. 2-00549

Pubblicato il 21 aprile 2004
Seduta n. 586

COSSIGA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e della difesa. -

Premesso che la situazione politico-militare in Iraq si va vieppiù aggravando e in relazione al particolare interesse che il nostro Paese vi porta per la presenza colà di unità militari italiane, nonché in considerazione dei pericoli che da tale stato di fatto derivano sul piano della minaccia terroristica e sulle capacità politiche e militari di contrasto da parte dei paesi democratici;

considerato che anche i Governi degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito, potenze leader della coalizione che è intervenuta militarmente in Iraq, e che nella sua condizione di occupante militare di quel paese ha la responsabilità, ai sensi delle convenzioni internazionali che regolano anche gli Stati di fatto in quanto tali, della restaurazione e del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché del ristabilimento delle condizioni di base della vita civile, hanno formalmente individuato nella data del 30 giugno 2004 il termine entro il quale dovrà cessare l’amministrazione straordinaria istituita dalla coalizione nella qualità di potenza di fatto occupante, e dovrà essere restituito al popolo iracheno l’esercizio della sovranità,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda prendere con sollecitudine, nello spirito di unità al quale ha fatto appello alla nazione il Presidente della Repubblica, i contatti idonei e necessari perché venga urgentemente convocato in seduta straordinaria il Consiglio Europeo, al fine di assumere una iniziativa comune dell’Unione Europea e di tutti i Paesi di essa, al fine di concorrere, insieme agli Stati Uniti d’America, alla Federazione Russa ed ai Paesi ad essa collegati, ed anche insieme ai Paesi arabi e in generale islamici, che siano e possano essere disponibili, ad intraprendere, entro la data del 30 giugno 2004, le iniziative e ad adottare le misure opportune e necessarie per la restituzione, in un nuovo e diverso quadro giuridico e politico internazionale, dell’esercizio della piena sovranità al popolo iracheno, ed il sostegno ad esso, per il ristabilimento di condizioni di pace e tranquillità nell’ordine, nella legalità, nella libertà e nella tutela dei diritti umani, con il concorso di tutte le componenti religiose, etniche e politiche del Paese, anche attraverso una presenza temporanea e transitoria di forze militari e di polizia della Alleanza Atlantica, insieme, se disponibili, a quelle della Federazione Russa e dei Paesi ad essa collegati, nonché di Paesi arabi e islamici, sotto il comando, o per delega o autorizzazione delle Nazioni Unite, in forza di una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza;

altresì, se il Governo intenda urgentemente intraprendere altre idonee iniziative al fine della convocazione del Consiglio Atlantico, per un urgente esame della situazione in Iraq, anche sotto il profilo del pericolo del terrorismo, e per la elaborazione di un conseguente piano di intervento e presenza di forze della N.A.T.O. con compiti di peace-keaping ed anche, se necessario, dietro esplicito mandato dell’O.N.U., di peace-enforcing, nonché ai fini di un reale concorso alla realizzazione delle opere di ricostruzione e di assistenza più urgenti nei settori vitali per la popolazione irachena.