Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03506
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Atto n. 3-03506 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 16 febbraio 2017, nella seduta n. 764
SIMEONI , VACCIANO , FUCKSIA , DE PIETRO , MOLINARI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
sulla base di studi ed approfondimenti recenti condotti dagli interroganti in merito alla situazione dell'accoglienza dei migranti che giungono sul territorio italiano, emerge un quadro fortemente inquietante relativamente a diversi aspetti dei rapporti intercorrenti tra gli enti (Ministeri, Comuni, eccetera) che commissionano l'assistenza ai richiedenti asilo e le strutture (cooperative, associazioni di volontariato, eccetera) che assolvono a tali compiti di assistenza;
gli studi ed approfondimenti sono stati resi vieppiù difficoltosi dall'apparente assenza di dettagliati elenchi nazionali relativi ai soggetti ed alle strutture che di tale assistenza si occupano;
non sono stati nemmeno in grado di rilevare, nel dettaglio, la situazione economico-patrimoniale delle strutture di assistenza, ovvero i sistemi di accreditamento presso gli enti affidatari degli incarichi di assistenza;
non sembrano, inoltre, esistere protocolli ufficiali pubblici che definiscano, da un lato, i requisiti base che le strutture incaricate dell'assistenza debbano possedere e, dall'altro, a quali obblighi di rendicontazione funzionale, amministrativa e contabile, esse debbano uniformarsi;
l'elevato numero di migranti che annualmente giungono nel nostro Paese comporta una spesa pubblica ingente per la loro accoglienza ed assistenza, che pare essere sostenuta nella quasi interezza dal bilancio nazionale e solo in minima parte da fondi europei;
le strutture di assistenza appaiono estremamente numerose anche se non esistono elenchi puntuali che consentano di conoscerne il loro numero esatto, e risultano tali solo a sommarie rilevazioni, le quali, tra altro, registrano tra loro dati fortemente discordanti;
considerato che:
la necessaria accoglienza dei migranti che giungono nel nostro Paese, pur rispondendo ad esigenze di natura umanitaria, non può e non deve diventare fonte di speculazione da parte di uno o più degli enti o strutture a ciò destinati;
tutti gli elementi organizzativi e socio-economici che caratterizzano la problematica connessa all'accoglienza dei migranti, economici, umanitari o di qualsivoglia altra natura, sono elementi indispensabili per il corretto funzionamento delle strutture ed un'efficace gestione della questione; pertanto, appare inaccettabile che ancora oggi non si abbia contezza e trasparenza assoluta circa bilanci, sistemi di accreditamento ed affidamento, nonché rendicontazioni, che invece dovrebbero risultare puntuali e circostanziati, giacché non è più accettabile che l'emergenza migranti prosegua senza alcun minimo controllo da parte dello Stato;
occorre prendere coscienza che a livello nazionale, ad oggi, si percepisce l'assenza di una regia unitaria in grado di gestire e coordinare gli interventi e le politiche per i migranti, ma anche e soprattutto indirizzare le strategie di sistema che si intende intraprendere con modalità omogenee su tutto il territorio nazionale, conformemente alle disposizioni comunitarie;
si rende necessario determinare un'accurata pianificazione delle azioni rivolta alla realizzazione di un sistema chiaro entro cui operino le strutture dedicate a dare ospitalità ai migranti, attraverso, prioritariamente, la definizione degli standard strutturali e gestionali,
occorre operare un'analisi della situazione attuale delle strutture su tutto il territorio nazionale al fine di rilevarne le caratteristiche, le differenze, valorizzarne le buone prassi, denunciarne le inadeguatezze, al fine di giungere ad una definizione puntuale di criteri che siano omogenei e validi su tutto il territorio nazionale, favorendo l'effettiva tutela di tutti i migranti che si trovino temporaneamente al di fuori del loro Paese di origine;
risulta quindi necessario che sia, in primo luogo, effettuato e aggiornato periodicamente un censimento delle strutture mediante un'anagrafe ragionata, per la costruzione di una vera e propria "banca dati", corredata da informazioni dettagliate sia in merito alla tipologia delle strutture e dei servizi svolti sia sulle caratteristiche e gli aspetti specifici di ciascuna comunità;
sconcerta, infine, il mancato controllo sulla gestione dei fondi pubblici erogati per l'accoglienza dei migranti nelle strutture loro dedicate, ed è necessario che siano operate le opportune verifiche sull'effettivo loro impiego da parte delle comunità e del conforme stanziamento da parte delle amministrazioni locali, tramite l'adozione di criteri di spesa certi e verificabili anche attraverso l'obbligo di rendicontazione per le strutture,
si chiede di sapere quali interventi, di estrema urgenza, il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di attivare concretamente e fattivamente sistemi di controllo e protocolli operativi, atti a rendere trasparenti tanto le caratteristiche funzionali che gli assetti economici organizzativi e sanitari delle strutture di assistenza migranti presenti sul territorio nazionale.