Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06941

Atto n. 4-06941

Pubblicato il 2 febbraio 2017, nella seduta n. 755

BIGNAMI , MUSSINI , SIMEONI , BENCINI - Ai Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

i disturbi dello spettro autistico sono un problema del neurosviluppo, caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale, che provoca ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi e assenza quasi totale di capacità di interazione con il mondo esterno;

da molti anni i disabili, le loro famiglie, gruppi spontanei di cittadini e le associazioni, tra cui il "Forum ex articolo 26", lottano per rivendicare il diritto all'assistenza e ad una vita dignitosa;

è recente l'incidente di Simone Sbariggia, giovane uomo autistico di 34 anni, caduto dal secondo piano dell'Opera Don Guanella, centro di riabilitazione disabili psicofisici, in via Aurelia Antica, lo scorso 4 settembre 2016, a Roma;

risulta agli interroganti che, a seguito della legge n. 328 del 2000, le cure sanitarie di cui necessitano i disabili gravi sono state parzialmente trasferite al settore sociale, con la prospettiva che sarebbero stati definiti e finanziati i LIVEAS (livelli essenziali di assistenza socio-assistenziale) per consentire la continuità delle cure senza aggravi economici ai danni dei disabili gravi e degli anziani non autosufficienti. Ad oggi la Conferenza unificata Stato-Regioni non ha provveduto a dare attuazione a misure che possano efficacemente tutelare i soggetti non autosufficienti, definendo e dotando di risorse adeguate i LIVEAS;

inoltre dal 2000 questi fondi soggetti a continui tagli sono stati insufficienti, costringendo in molti casi i familiari dei disabili a rinunciare al lavoro, a vendere o ipotecare i propri beni, a rinunciare alla casa, e si sono registrati casi sempre più frequenti di gesti estremi: omicidi e suicidi;

è letteratura scientifica consolidata che il caregiver, cioè colui che si prende cura a tempo pieno di un disabile o di un anziano grave, cade nell'80 per cento dei casi in depressione, perché si sente frustrato per il senso di abbandono da parte delle istituzioni. È stato calcolato che oltre il 60 per cento di tali soggetti arriva ad assumere psico-farmaci e ad ammalarsi gravemente;

considerato che:

l'incidente, citato in precedenza, potrebbe essere avvenuto come risultato di una carenza di personale,

la madre di Simone, Nadia Donadini, nel suo racconto dell'incidente afferma che: "Ogni sera arriva un notturno dedicato a lui, e nell'attesa che arrivi il notturno Simone rimane con l'operatore dell'istituto: un notturno solo per 20 ragazzi in un corridoio ad L.",

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo intenda adottare, per intraprendere una politica sociale realmente capace di dare risposte alle istanze dei cittadini più deboli per garantire l'immediata disponibilità di fondi congrui alle loro esigenze;

che cosa intenda fare affinché venga assicurato il celere e corretto impiego delle risorse destinate al personale degli istituti di assistenza, nonché all'assistenza domiciliare;

se il Governo non ritenga che il caso di Simone venga rappresentato come quello di un cittadino che non ha visto rispettati i diritti alla salute, a causa della mancanza delle giuste attenzioni e cure che gli erano dovute;

se non sia opportuno che si intervenga per capire eventuali responsabilità nel ritardo delle azioni di intervento istituzionale a far data dal tragico evento del 4 settembre 2016;

se non ritenga che le istituzioni di competenza debbano intervenire affinché in strutture come quella che ospitava Simone si effettuino controlli sia programmati che a sorpresa da parte delle amministrazioni che convenzionano i centri di assistenza;

se non si ritenga utile mettere in essere iniziative atte a uniformare la qualità della gestione su tutto il territorio nazionale, ed effettuare la formazione adeguata del personale, in forza presso le strutture, affinché il caso di Simone possa restare un caso, dolorosissimo, quanto isolato.