Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03448

Atto n. 3-03448 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 31 gennaio 2017, nella seduta n. 751

MUNERATO , BELLOT , BISINELLA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute. -

Premesso che:

numerose notizie stampa danno conto del preoccupante avanzamento del virus dell'influenza aviaria sul territorio italiano. Dopo un primo caso segnalato all'inizio di gennaio 2017, quando a Grado (Gorizia) era stata ritrovata un'anatra selvatica morta positiva al virus H5N8, l'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) e l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie hanno segnalato un vero e proprio focolaio in un allevamento di pollame a Giare di Mira, in provincia di Venezia, dove risultano a rischio epidemia 20.500 tacchini;

la variante H5N8, che è mortale per gli uccelli, ma non è stata ancora rinvenuta negli esseri umani, si è diffusa in Europa e in Medio oriente dalla fine del 2016, provocando l'abbattimento di centinaia di migliaia di animali. Da qualche giorno anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è in allerta massima, a causa della rapida diffusione di focolai, con casi segnalati in circa 40 Paesi dal settembre 2016;

il virus dell'influenza aviaria è giunto anche in Polesine: un focolaio è stato rilevato un allevamento di 36.000 galline ovaiole di Porto Viro (Rovigo). In queste ore vengono distrutti gli animali già morti e le uova prodotte, in seguito verranno abbattuti i restanti animali presenti nella struttura, il tutto con il supporto di ditte specializzate;

la tipizzazione del virus è in corso da parte dei laboratori dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie;

l'episodio si inserisce in un quadro di epidemia che sta interessando tutta Europa: ad oggi, infatti, i Paesi interessati sono 23, per un totale di 949 focolai e quasi 5 milioni di animali coinvolti;

anche per Porto Viro, la Regione ha emanato un'ordinanza che dispone una serie di misure restrittive per contenere l'eventuale diffusione del virus, così come accaduto nei giorni scorsi per i focolai verificatisi a Mira e Piove di Sacco (Padova);

l'ordinanza istituisce una zona definita "di protezione" e una definita "di sorveglianza". In entrambi i casi la Regione può autorizzare il trasporto in deroga,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione e quali misure intendano adottare, oltre a quelle già predisposte, in termini di prevenzione, monitoraggio dei rischi e gestione dell'emergenza negli allevamenti colpiti dal diffondersi del virus, con particolare riferimento alla zona del Polesine.