Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03446
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Atto n. 3-03446 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 26 gennaio 2017, nella seduta n. 750
BLUNDO , CASTALDI , BULGARELLI , FATTORI , MONTEVECCHI , LUCIDI , GIARRUSSO , PUGLIA , CAPPELLETTI , BERTOROTTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che nei giorni scorsi le eccezionali nevicate hanno ulteriormente aggravato la situazione nelle aree terremotate del Centro Italia e determinato disagi e difficoltà in molti comuni, anche in quelli non direttamente interessati dagli eventi sismici degli ultimi mesi. La gestione dell'emergenza non è stata delle migliori, con ritardi, inefficienze e sottovalutazione dei fenomeni atmosferici che hanno indotto i sindaci interessati a denunciare la lentezza con la quale sono state condotte le operazioni di soccorso. Il ritardo con cui è scattato lo stato d'allerta ha reso difficili, se non addirittura impossibili, alcuni interventi. È il caso dell'hotel Rigopiano, a Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga, probabilmente facilitata dalle forti scosse sismiche che qualche giorno fa hanno interessato l'Abruzzo e le zone di Capitignano, Campotosto e Montereale;
considerato che:
già dal 9 gennaio il servizio "Meteomont", curato da truppe alpine e Corpo forestale dello Stato, aveva lanciato un allarme inequivocabile: "Appennino abruzzese a rischio forte per cadute valanghe". Altri avvisi sono stati inviati il 12 gennaio, per poi culminare il 16 e il 18 gennaio, quando l'allerta oscillava già tra "moderato-forte" e "marcato-forte" a livello 4, una tacca al di sotto del livello massimo di allarme. Il livello 4, si legge sul sito Meteomont, corrisponde al fatto che "il distacco è probabile già con debole sovraccarico su molti pendii ripidi e sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e talvolta anche grandi";
di tutti questi avvisi risulta agli interroganti che non vi sia stata traccia nei bollettini meteorologici della regione Abruzzo di quei giorni;
oltre agli allarmi di "Meteomont", ai quali non è seguito alcun ordine di evacuazione, risulta agli interroganti che siano stati ignorati anche gli SOS lanciati alla Prefettura di Pescara, alla Polizia provinciale e al sindaco 11 ore prima della tragedia, nonostante i meteorologi avessero avvisato della perturbazione che stava per arrivare, tra le più gelide degli ultimi 20 anni: un'inerzia che fa anche nascere molte domande e dubbi sulla effettiva efficacia o addirittura esistenza dei piani di emergenza comunale, cioè dell'insieme di tutte quelle attività che devono essere adottate con la massima tempestività per garantire la transitabilità delle strade quando si prevedono eventi climatici in grado di provocare forti disagi;
risulta, infatti, agli interroganti che il servizio spazzaneve sia completamente inesistente in tutta la regione Abruzzo. A riprova di tale situazione vi è il fatto, ad esempio, che la strada statale 80 in alcuni lunghi tratti è ancora bloccata per la neve, a più di 10 giorni dalla forte perturbazione che ha colpito il Centro-Sud Italia;
considerato inoltre che:
a rendere più complicate le operazioni di soccorso ha contribuito il fatto che dal 1° gennaio 2017 è entrato nella fase esecutiva il graduale accorpamento del Corpo forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri, operazione che si concluderà fra circa 6 mesi, dopo che gli appartenenti al Corpo avranno seguito un corso di "militarizzazione";
secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa "Ansa" il 19 gennaio l'ex base operativa degli elicotteri del Corpo forestale dello Stato di Rieti, presso l'aeroporto Ciuffelli risulta attualmente chiusa con ben 3 elicotteri fermi. Il fermo si protrae da giorni, a causa del "passaggio, dopo la riforma Madia, di uomini e mezzi della Forestale ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Durante l'emergenza sisma del 24 agosto la base e il suo personale aveva garantito l'operatività con decine di interventi di soccorso nelle zone terremotate, anche a supporto delle squadre del Soccorso Alpino". Risultano fermi anche mezzi aerei nel sito di Pescara e di Roma Urbe;
inoltre, tutti gli aeromobili del Corpo forestale dello Stato, pienamente operativi fino al 31 dicembre 2016, non hanno avuto alcuna attività di volo a partire dal 1° gennaio in quanto sono brevetti di volo e immatricolazioni civili non adeguati né per i Vigili del fuoco che hanno autorizzazione ministeriale, né per i Carabinieri che sono militari. Solo domenica 22 gennaio è ripresa l'attività di volo dei Carabinieri forestali e il giorno prima di piloti ed elicotteri transitati nei Vigili del fuoco.
considerato altresì che:
gli eventi sismici di questi giorni, uniti all'eccezionale nevicata che ha reso inaccessibili molte strade e ostacolato la circolazione e i soccorsi, hanno aggravato la situazione in cui versano centinaia di allevatori del Centro Italia, la cui attività è già stata messa in ginocchio dal terremoto che ha colpito quelle regioni nell'agosto e ottobre 2016;
le disposizioni contenute nella normativa varata per far fronte all'emergenza degli eventi sismici del 2016, infatti, hanno evidenziato diverse criticità, soprattutto burocratiche, che hanno provocato molti ritardi nella realizzazione delle strutture di alloggiamento per gli allevamenti e dei moduli abitativi per le popolazioni residenti. Secondo le associazioni rappresentative è il comparto zootecnico quelle che risente maggiormente di questa situazione e che risulta in piena emergenza a causa della mancanza di stalle e ripari, resi inagibili dal terremoto prima e dalla neve dopo, con centinaia di capi di bestiame morti o feriti e aziende isolate col bestiame al freddo e senza cibo,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Governo intenda porre in essere, nel pieno rispetto del ruolo e delle attività di indagine e accertamento avviate dalla magistratura, al fine di individuare le eventuali responsabilità, a tutti i livelli, per le carenze evidenziate nel sistema di gestione delle emergenze;
quali siano nel dettaglio le operazioni e gli interventi messi in atto dalla Protezione civile per affrontare l'emergenza e se non ritenga che, rispetto a tali vicende, si sia manifestata un'inadeguatezza dei vertici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile oltre a una palese carenza di uomini e mezzi, impedendo di fatto di affrontare efficacemente l'emergenza nel suo complesso;
se non ritenga doveroso verificare l'effettiva dotazione dei piani di emergenza comunale da parte dei Comuni colpiti dalle copiose nevicate e se, nel pieno rispetto dell'attività della magistratura, vi siano precise responsabilità in merito;
quali siano le motivazioni che hanno finora ritardato o addirittura impedito la costruzione dei moduli abitativi per le popolazioni residenti nelle aree colpite dal sisma dell'agosto e ottobre 2016, nonché delle strutture di alloggiamento per gli allevamenti.