Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03438

Atto n. 3-03438

Pubblicato il 25 gennaio 2017, nella seduta n. 748

PADUA - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

la Sicilia, ed in particolare la provincia ragusana, compresa tra Modica e Scicli, è stata investita tra il 22 e il 23 gennaio 2017 da episodi alluvionali di portata eccezionale, che hanno arrecato notevoli danni alla popolazione, alle case ed alle aziende, soprattutto nel settore agricolo;

si tratta, come noto, di una situazione di assoluta emergenza per l'intera regione siciliana (si è anche registrata la morte di un uomo, per annegamento, a Castronovo di Sicilia, nel palermitano), colpita in modo violento dal maltempo in molte delle sue provincie, a causa della quale sono stati causati numerosi e ingenti danni ai comuni coinvolti, alle aziende territoriali ad alle comunità locali (tra i più rilevanti: interruzione dell'illuminazione pubblica, chiusura delle scuole, allagamenti di magazzini e locali, viabilità stradale interrotta in molte zone, danni ad autovetture);

in questo contesto, una prima valutazione dei danni compiuta dal Comune di Modica fa registrare la cifra di 10 milioni di euro ed a Scicli, data anche la conformazione naturale della città, il nubifragio ha causato impatti devastanti sul territorio, con una massa d'acqua impressionante scesa dalle colline sovrastanti;

per Modica, Scicli e Ispica e le altre comunità coinvolte dall'alluvione, si registrano esclusivamente danni alle cose, ma sono tornate alla mente dei cittadini iblei le conseguenze delle alluvioni del 1902 e del 1833, quando gli eventi calamitosi, oltre a danni materiali, produssero anche centinaia di vittime (ed è da quelle date che tali territori non sono interessati da eventi atmosferici avversi di tale portata);

nonostante, quindi, il tempestivo intervento degli enti locali direttamente coinvolti, per supportare in modo più consono le comunità colpite, è necessario l'intervento dello Stato, d'intesa con la Regione Siciliana, in osservanza al principio costituzionale di adeguatezza, per fronteggiare, in modo più efficace, le emergenze legate alla dimensione e all'intensità degli eventi alluvionali;

quindi, risulta urgente dichiarare lo stato nazionale di emergenza, nel rispetto del dettato normativo, di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, al fine di conteggiare i numerosi danni arrecati, attivarsi immediatamente ai fini del ripristino delle funzioni pubbliche interrotte ed intervenire prontamente nella fase post emergenziale, per ovviare alle conseguenze devastanti portate da allagamenti e frane, che hanno devastato il territorio provinciale, anzitutto in relazione alla viabilità stradale ed alle campagne, e che rischiano di arrecare danni permanenti,

si chiede di sapere se il Governo intenda dichiarare lo stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi calamitosi del 22 e 23 gennaio 2107 in Sicilia, con particolare riferimento alla provincia ragusana.